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D’Avanzo: “Il Meazza non genera molti profitti per Inter e Milan. La legge sugli stadi…”

Francesco Parrone

Giovedì a Milano si terrá, con la presenza di Coni, Lega di Serie A e Figc, un evento per parlare di “Evoluzione manageriale nell’ottica del Fair Play Finaziario: diritto degli stadi, una nuova gestione manageriale delle società di...

Giovedì a Milano si terrá, con la presenza di Coni, Lega di Serie A e Figc, un evento per parlare di "Evoluzione manageriale nell'ottica del Fair Play Finaziario: diritto degli stadi, una nuova gestione manageriale delle società di calcio". A Calciomercato.com sulla questione è intervenuta l'avvocato Katia D'Avanzo, una delle promotrici della serata.

Quali sono i motivi che l'hanno spinta a interessarsi, da anni, di questo tema, fino ad arrivare a promuovere un convegno di questa importanza?"Ho visitato quasi tutti gli stadi d'Europa, specialmente quelli tedeschi e quelli inglesi. E anche gli stadi degli Stati Uniti. In Italia c'è una situazione paradossale, siamo molto indietro rispetto ad altri paesi, e c'è un'oggettiva difficoltà dei club calcistici nel riuscire a costruirsi degli stadi di proprietà. Io sto lottando per rendere il nostro Paese più sensibile nei confronti di questo argomento. Il tema degli stadi è molto importante per il futuro sviluppo del calcio in Italia. Ho deciso quindi di promuovere questo convegno per sensibilizzare l'opinione pubblica. E ho pensato che Milano fosse il posto giusto: c'è la Lega Calcio, ci sono le aziende... A Milano c'è anche lo stadio Meazza, la 'Scala del calcio': perché uno stadio così, che per fama ci invidia tutto il mondo, non è in grado di generare profitti per Milan e Inter?".Parliamo dell'ormai famigerata Legge sugli stadi. L'ultimo tentativo è fallito, ora a che punto siamo?"Iniziamo col dire che in Germania esiste un diritto degli stadi, perché in Italia non possiamo avere qualcosa di simile? Per quanto riguarda la Legge sugli stadi italiana, purtroppo tutto quello che era stato fatto dal 2009 è andato perso con lo scioglimento del Parlamento, prima delle ultime elezioni politiche. Ora, vista anche l'attuale situazione politica, è davvero difficile riuscire a ottenere una legge in tempi brevi. Servirebbe una riforma organica e decisa, ad ampio raggio".C'è chi sostiene che, in realtà, sia possibile costruire un nuovo stadio anche senza la Legge sugli stadi, e gli esempi di Juventus e Udinese lo testimoniano. Cosa ne pensa?"Che la Juve sia riuscita a costruire uno stadio dopo ben nove anni di vicissitudini, si deve principalmente ai buoni rapporti che la società bianconera è stata brava a costruire con il Comune di Torino. Ma non vuole dire che quello sia il modello ideale e buono per tutti".Parliamo di soldi pubblici: una Legge sugli stadi comportebbe l'utilizzo di denaro pubblico per la costruzione di nuovi stadi?"La Legge sugli stadi non significa automaticamente che vengano spesi soldi pubblici. Io in ogni caso non sono neanche del tutto contraria a un eventuale contributo pubblico. In Germania tutti i nuovi stadi sono stati costruiti secondo questo schema: 50% di soldi privati e 50% di soldi pubblici. In Ucraina gli stadi per Euro 2012 sono stati costruiti anche grazie a un fondo europeo. Perché in Italia non possiamo fare altrettanto?".Che effetto vorrebbe ottenere con questo convegno?"Per prima cosa vorrei sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema stadi. In secondo luogo, vorrei che anche tutte le istituzioni che saranno presenti siano sensibilizzate sul problema, anche perché di mezzo ci sono anche problemi di ordine pubblico. Non sarebbe bello avere stadi sicuri per le famiglie?".