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Da un girone all’altro, cambiate un po’ di cose: Icardi, Mancini e Thohir…

Dario Di Noi

Da un girone all’altro, da Bologna-Inter a Inter-Bologna, sono cambiate un po’ di cose in casa nerazzurra. Dalla Pinetina, l’inviato di Sky Massimiliano Nebuloni  ha trattato l’argomento, raccontando il momento di Icardi, di...

Da un girone all’altro, da Bologna-Inter a Inter-Bologna, sono cambiate un po’ di cose in casa nerazzurra. Dalla Pinetina, l'inviato di Sky Massimiliano Nebuloni  ha trattato l'argomento, raccontando il momento di Icardi, di Mancini e del presidente Thohir.

ICARDI - "All’andata col Bologna, dopo il gol vittoria siglato su assist di Ljajic, il capitano rispose alle critiche con queste parole: “Mi sono arrivati quattro palloni, ho fatto tre gol. Quest’anno sono arrivati giocatori di maggior qualità e questo mi penalizza”. Fu questa seconda frase ad alterare l’allenatore e alcuni compagni di squadra. Da lì iniziarono i sentori di un rapporto no con Stevan Jovetic, che in quella partita comunque non giocò. Mancini ha cercato a lungo di unire i due sul campo, ma l’esperimento è fallito. Jovetic pian piano è scomparso e si è intristito in panchina, mentre Icardi ha continuato a giocare e fare gol".

MANCINI - "Un girone fa l’Inter era più o meno salda in testa alla classifica, ci è rimasta fino alla penultima giornata d’andata. Poi il crollo, dal primo al quinto posto, ma anche perché le altre sono scresciute e l’Inter ha fatto dei passi indietro. Ora Mancini e il suo gruppo confidano di ricambiare e tornare sui quei livelli per dare l’assalto al terzo posto".

THOHIR - "Come si faccia a restare altamente competitivi se lo domandano tutti in casa Inter, compreso Thohir e il suo management. Forse si aspettavano che il passaggio da un’Inter crepuscolare (ossia quella ereditata da Moratti) a un’Inter competitiva fosse un pochino più veloce. Invece nonostante il mercato delle ultime stagioni non ha fruttato i risultati sperati. Ma l’obiettivo di Thohir resta sempre lo stesso, portare l’Inter tra le prime dieci squadre del mondo. Non è operazione facile, soprattutto rimanendo fuori dalla CL. Senza la principale competizione europea, questo cambiamento non può avvenire. Troppo grande il gap tra chi gioca la CL e chi non la fa"

(Sky)