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Dal Tango al padel e ai ristoranti, quanti argentini a Milano. E per Inter-Milan tiferanno…

Andrea Della Sala

Marina Fuhr, Bernardez e Spector sono solo alcuni dei famosi argentini divisi a Milano tra Inter e Milan

A Milano non solo Icardi e Higuain, sono tanti gli argentini famosi che hanno messo il loro marchio nella città lombarda. Da Marina Fuhr, insegnante di tango, fino a Bernardez, direttore de El Porteño. Ecco cosa pensano del derby e del duelo tra i due bomber:

Marina Fuhr«Io in fondo sono scappata dal calcio, che da noi si vive visceralmente. I miei fratelli in casa mi facevano vedere solo quello. Ora seguo giusto gli argentini, perché gli allievi me ne parlano sempre, quando segnano. Devo farmi trovare preparata. Sarà un grande orgoglio assistere a un derby con due connazionali al centro dell’attacco di Inter e Milan. Io sono di Rosario come Icardi, ma cercherò di essere equidistante».

Alejandro Bernardez, direttore de El Porteño: «Siamo così simili a voi italiani che è difficile non trovarsi bene - racconta -. Sono arrivato qui 23 anni fa, ormai mi sento parte della città. E ogni volta che c’è il derby l’ambiente si scalda, come da noi in Argentina. Per chi tiferò? Non chiedetemelo, perché qui vengono giocatori rossoneri e nerazzurri. Rischio di perdere clienti».

Gustavo Spector, coach della nazionale italiana di padel: «Sono interista e fan di Icardi - assicura -, seguo il calcio da appassionato di sport a tutto tondo».Il suo legame con Milano è strettissimo: «Cercavo un posto in cui poter avviare un progetto e portarlo avanti con professionalità. Da argentino, avrei dovuto preferire il ritmo di vita che altre città d’Italia possono offrire, con maggiore rilassatezza. Ma Milano è diversa, è il luogo perfetto per chi vuole esprimere la propria professionalità al massimo. Chi viene dal mio Paese spesso vede l’Italia come la terra promessa, il posto che sa ripagare adeguatamente impegno e fatica, soprattutto al Nord. Da noi, purtroppo, non è quasi mai così».