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Manca solo l’annuncio, rimandato perché le ultime firme sui documenti che sanciranno il suo passaggio in nerazzurro ancora non ci sono, ma ieri Henrique Dalbert ha completato l’iter burocratico obbligatorio per tutti i nuovi giocatori. Al mattino presto, accompagnato dal suo entourage (4 persone: due agenti dell’agenzia che ne ha la procura, un intermediario e un amico factotum), ha lasciato l’hotel in zona San Siro vestito con una maglia nera lunga, un paio di jeans e un cappellino nero di pelle per svolgere la prima parte di visite mediche al Coni (quella per l’idoneità) e poi si è trasferito all’Humanitas per le altre, curate dal professor Volpi. Alle 13 era già in sede dove si è trattenuto per un paio d’ore: ha firmato il suo contratto e poi è andato ad Appiano Gentile accompagnato da un’autista dell’Inter dribblando i cronisti e le telecamere che lo aspettavano. Annullato l’evento nello store nerazzurro in centro che era stato organizzato per lui: verrà fatto quando tutti i documenti saranno a posto perché il club voleva evitare qualsiasi tipo di problema. Dalbert è entrato per la prima volta alla Pinetina alle 16, ha parlato con Spalletti e ha fatto la conoscenza dei nuovi compagni. E’ rimasto un’ora e mezzo prima di rientrare a Milano anche perché non era ancora arrivato da Nizza l’ok definitivo e dunque non ha potuto allenarsi. La speranza del tecnico di Certaldo è quella di averlo in campo per la doppia seduta in programma oggi, ma dipenderà da quando in corso Vittorio Emanuele riceveranno la documentazione completa e firmata. La presenza nell’amichevole di sabato a Lecce è invece subordinata anche al ricevimento del transfert da parte della federazione francese. Dalbert indosserà la maglia numero 29, la stessa che aveva in Costa Azzurra. Al momento non è stata fissata la presentazione ufficiale che verosimilmente sarà programmata la prossima settimana.
(Corriere dello Sport)
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