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Dall’Inghilterra: giocatori al City “complotto” contro Mancini?

Giovanni Montopoli

Una vera e propria rivolta quella attuata dai giocatori del City contro Roberto Mancini. Cominciano ad emergere i retroscena che portarono all’esonero di Roberto Mancini, licenziato due giorni dopo aver perso la finale di Coppa...

Una vera e propria rivolta quella attuata dai giocatori del City contro Roberto Mancini. Cominciano ad emergere i retroscena che portarono all’esonero di Roberto Mancini, licenziato due giorni dopo aver perso la finale di Coppa d’Inghilterra con il Wigan.

Il primo calciatore a fare outing è Edin Dzeko: il centravanti bosniaco ammette al Mirror le continue lamentele con il presidente del City, Khaldoon Al Mubarak con oggetto il tecnico italiano: "Le ragioni del mio malumore erano molto semplici: Mancini mi mandava spesso in panchina. Trovai assurda, ad esempio, l’esclusione dopo aver segnato quattro gol al Tottenham, nell’agosto 2011. Con Mancini abbiamo discusso molte volte di queste cose, ma le nostre opinioni restavano differenti. I miei colloqui con il presidente erano riservati. Non avvenivano mai alla presenza di altri giocatori, ma so che c’erano altri compagni di squadra erano insoddisfatti. Qualche giorno dopo l’arrivo di Manuel Pellegrini, il presidente mi chiese: Sei contento ora?".