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Il punto d’incontro tra la prestazione di Torino in campionato contro la Juve e quella in Coppa Italia con la rimonta sfiorata è Massimo Moratti. L’ex presidente nerazzurro ha parlato e improvvisamente si è rifatta viva la Pazza Inter. La squadra ha reagito e le ha suonate alla Juventus, che non perdeva tre a zero da cinque anni. Oltre a Moratti anche Thohir dall’Indonesia aveva parlato alla squadra, suonando la carica e riproponendo con veemenza l’obiettivo terzo posto.
Non possono essere, però solo le parole di Moratti ad avere scosso la squadra, visto che la formazione di Mancini ha già abituato quest’anno ad alcuni alti e bassi; a gennaio: due punti in campionato tra Sassuolo, Atalanta e Carpi, e in mezzo l’impresa sempre in coppa di Napoli. E il 2 marzo nerazzurro che con la qualificazione alla finale di coppa Italia avrebbe fatto il paio con il 5 maggio bianconero, può essere la svolta, può trascinare fuori dalla depressione generale. L’occasione sono le due partite in casa di fila, con Palermo e Bologna, prima di fare visita alla Roma. La zona Champions è a cinque punti. Si può fare soprattutto per una squadra capace di rimontare tre gol alla Juve.
(Il Giornale)
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