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Dalla Palma (CdS): “La Milano che piace è solo nerazzurra. Senza coppe si può…”

Il commento del giornalista del quotidiano sportivo romano

Francesco Parrone

Dalle pagine del Corriere dello Sport, il giornalista Alberto Dalla Palma ha commentato la sesta giornata di Serie A giocata delle milanesi: "Chissà quanto Luciano Spalletti vorrebbe rigiocare quella brutta partita di Bologna, pareggiata nel finale con un rigore di Icardi e che per ora gli costa la vetta della classifica accanto a Juve e Napoli. Un record per il nostro campionato due squadre a punteggio pieno dopo sei giornate: sarebbero state tre se l’Inter, che non bada allo spettacolo ma punta al sodo in attesa di trovare una sua nuova fisionomia, non avesse rallentato martedì scorso al Dall’Ara.

Questo per dire, comunque, che la Milano che piace per ora è soltanto quella nerazzurra perché dall’altra parte, a cantieri ancora aperti, non c’è lo stesso spirito e la stessa concretezza trasmessa da Spalletti all’Inter, capace comunque di battere il Genoa all’ultimo tuffo dopo una delle partite più brutte degli ultimi mesi. E’ una squadra che va a strappi, a ondate, che aspetta i lampi di Perisic e Candreva oppure il gol di Icardi, ma è contemporaneamente una squadra solida, tosta, già pronta alla battaglia: farle gol non è facile, tanto è vero che ha la difesa più forte del torneo (solo due gol subìti). Non ha speso valanghe di miliardi, non solo perché non poteva ma anche perché partiva da una base molto più forte rispetto a quella del Milan: i campioni c’erano già, e neanche pochi, avevano solo bisogno di ritrovare stabilità e di scoprire un condottiero stabile.

L’Inter, senza le coppe, può solo migliorare: rappresenterà, ne siamo certi, un pericolo costante per il Napoli, per la Juve, per la Roma e per tutti i club che cercano un posto in Champions. Questa domenica, invece, ci ha detto che il Milan è ancora in alto mare perché investire tanto non significa vincere automaticamente. Altrimenti dopo il triplete l’Inter avrebbe conquistato chissà quanti altri scudetti. Montella ha perso male a Genova come aveva perso malissimo con la Lazio ed è giusto che scatti l’allarme prima della sfida contro la Roma (curiosa la sfida al suo ex compagno Di Francesco in maglia giallorossa) e del derby: siamo già ad un piccolo crocevia, il tecnico è stretto all’angolo e deve prendere decisioni importanti. Ruotare continuamente gli attaccanti, evidentemente, non giova al collettivo, dove lo stesso Bonucci - con tutta la difesa - stenta ad imporsi. Calhanoglu, Kalinic e André Silva sono gioielli autentici: perché non esibirli tutti e tre insieme con una certa continuità? Quante altre volte, per esempio, Allegri separerà Higuain da Dybala e Mandzukic? Lo ha fatto contro il Toro, chissà quando mai lo rifarà...".

(Fonte: Corriere dello Sport 25/09/17)

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