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Dalla Palma (CdS): “Lukaku spaventoso, Conte ha fatto la scelta giusta. Icardi? Per molti era…”

Il giornalista ha elogiato la prestazione di Lukaku contro il Leverkusen

Matteo Pifferi

Alberto Dalla Palma, giornalista del Corriere dello Sport, ha commentato così, in un editoriale sul quotidiano romano, la prestazione di Romelu Lukaku:

"Intorno al minuto numero cento di una serata infinita, Romelu Lukaku ha avuto ancora la forza di affrontare un duello durissimo sulla corsia esterna del campo. Difesa del pallone, braccia larghe, sportellata al suo avversario e fuga verso la porta: il 3-1, fantastico, gli è stato annullato per una spinta che per un altro attaccante sarebbe stata impercettibile mentre per un armadio a due ante come lui si è trasformata subito in un fallo da fischiare contro l’Inter, aumentando la sofferenza provocata dall’immediato infortunio di Sanchez. E’ stata spaventosa (in positivo) la partita del colosso belga, che si è messo l’Inter sulle spalle e l’ha trascinata in semifinale di Europa League segnando contro il Bayer il trentunesimo gol stagionale e il nono consecutivo in questo torneo (battuto il record di Shearer: l’inglese era arrivato a otto). Ma non solo: una prestazione sontuosa, di dimensione internazionale, come già contro il Getafe, a dimostrazione che Conte aveva (ha) fatto la scelta giusta".

CONFRONTO CON ICARDI - "A molti era apparsa una follia la rinuncia a Icardi, che ha scritto una parte importante della storia nerazzurra, seppure senza conquistare trofei: 219 partite e 124 gol sacrificati per motivi ambientali. Già l’Inter non ne poteva più dell’indisciplina di Wanda l’invadente e dell’insofferenza di Mauro, che si era messo contro più di mezza squadra: l’arrivo di Conte è stato decisivo per il divorzio dall’argentino e per l’acquisto di Lukaku, che il tecnico aveva iniziato a studiare e a inseguire già in Premier. Lo considerava indispensabile per il suo nuovo progetto, molto più di Eriksen, che è stato scelto a gennaio dalla società e che ieri sera, negli ultimi venti minuti, ha dipinto un calcio che gli può aprire le porte davanti alla semifinale contro Shakhtar o Basilea. Romelu ha iniziato la partita ispirando, forse involontariamente, l’1-0 di Barella e poi ha realizzato il 2-0 con il suo solito sinistro velenoso, mentre cadeva e stava conquistando quel rigore (vero) che poi gli avrebbero negato per due volte in tv con il pallone già messo sul dischetto".

UOMO SQUADRA - "Lukakumonumentale, quasi mezza-squadra anche quando l’Inter stava soffrendo e non riusciva più a ripartire dal fondo: palla lunga, di Handanovic o di Bastoni, e difesa a tutto campo del belga, che è un maestro della battaglia corpo a corpo. Non gli levi mai il pallone e se ci riesci prendi pure un cartellino giallo perché vuol dire che gli hai strappato un piede dal terreno. E non è da meno, Romelu, quando parte in velocità, che ci sia un avversario pronto ad opporsi oppure che il campo sia aperto: diventa imprendibile. Ieri sera per due volte, quaranta metri di fuga e pallone sul portiere del Bayer in uscita: su questa fase può ancora migliorare l’attaccante nerazzurro, ma non è facile chiedergli freschezza e lucidità quando ogni azione per lui diventa una guerra da affrontare contro il nemico".

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