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Damascelli: «Bonolis, ma chi è il nemico? Parla perché… »

Ecco anche il commento di Tony Damascelli dalle pagine de Il Giornale sul “caso Bonolis”: «Scende in campo il comico. Anche nel football. Bonolis Paolo. Il quale ha intuito il male e dunque scende in campo non per l’interesse...

Lorenzo Roca

Ecco anche il commento di Tony Damascelli dalle pagine de Il Giornale sul "caso Bonolis": «Scende in campo il comico. Anche nel football. Bonolis Paolo. Il quale ha intuito il male e dunque scende in campo non per l'interesse del popolo incazzato ma per difendere la propria squadra del cuore più incazzata del popolo di cui sopra. Abbandona il linguaggio para aulico del suo repertorio e si adegua al frasario calcistico. A parte l'anacoluto finale Bonolis ha capito che così non si può andare avanti, il campionato è un pacco, organizzato come ai bei tempi. Ma stavolta non sembra esserci un mandante, il grande vecchio, infatti, è stato intercettato, squalificato, radiato, eliminato. Dunque va ricercato il nuovo killer: Galliani? Berlusconi? Tutti e due? De Laurentiis? Il Napoli? Lotito? La Lazio? O ancora la lunga mano della Juventus che non perde mai il vizio? Nel dubbio Bonolis ha comunque detto che c'è un tavolino uso non alle sedute spiritiche ma a stilare classifiche di campionato. Non si capisce chi abbia incastrato l'Inter e non soltanto Peter Pan, non è chiaro quale sia il senso vero dell'operazione e non della vita. La tesi del comico presentatore è davvero suggestiva perché portata avanti da un uomo di spettacolo, di cultura, di intrattenimento, uno che, dunque, conosce bene gli artifici per restare in gloria o scivolare nella depressione. Risulta che l'Inter abbia perduto undici partite nel campionato in corso, scritto e deciso a tavolino, ma sia stata anche eliminata in Europa league, dopo aver pareggiato con il Vaslui, il Rubin, il Neftchi Baku e perso con Hajduk Spalato e Rubin Kazan, non è dato di sapere se il tavolino nelle occasioni sia stato traslocato sul posto dall'Uefa. Risulta tuttavia che sia semifinalista di coppa Italia. Ci sono buone possibilità che vada in finale a Roma davanti al capo dello Stato e, si dice, di papa Francesco. In quel caso, credo anche di Bonolis del quale si ricorda una celebre frase o aforisma: «Sì,sono logorroico. Parlo tantissimo, perché non ho niente da dire».