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Damascelli: “Guarin e il derby di Genova. Quando a vincere è la piazza…”

Facciano un passo in avanti tutti coloro i quali erano a conoscenza della Fiera di Sant’Agata. È questo il motivo, stando al comunicato ufficiale e, aggiungo io, imbarazzante, con il quale si spiega lo spostamento a lunedì sera del derby...

Francesco Parrone

Facciano un passo in avanti tutti coloro i quali erano a conoscenza della Fiera di Sant’Agata. È questo il motivo, stando al comunicato ufficiale e, aggiungo io, imbarazzante, con il quale si spiega lo spostamento a lunedì sera del derby ligure.La criticità dell’ordine pubblico per la concomitanza dell’evento fieristico. Chi ha fatto un passo in avanti torni al proprio posto e incominci a ridere. Hanno vinto gli ultras, che a Genova si erano già fatti riconoscere in altre occasioni. Vince la piazza sempre, Guarin non va alla Juventus perché un manipolo di tifosi nerazzurri mette paura alla proprietà multimilionaria e viene addirittura ricevuta a corte. Non hanno vinto ma ci hanno provato gli ultras della Lazio sotto casa di Lotito e di Tare per evitare la cessione di Hernanes all’Inter. Hanno vinto gli ultras di Nocera che hanno minacciato i calciatori della Nocerina costretti a una miserabile sceneggiata da falsi invalidi.  

Vince il popolo pubblico, direbbe Benigni, perché lo Stato, l’istituzione hanno paura, non potendo essere protetti da chi a questo dovrebbe provvedere. I black bloc del football fanno e disfano dove e quando vogliono, spacciano droghe, fanno mercato clandestino, ricattano calciatori e dirigenti, insultano stampa e avversari, se ne fottono delle leggi sulla discriminazione territoriale, lo stadio è loro e lo gestiscono loro. Tutto questo accade nel nostro Paese laddove la decisione di un prefetto, di un sindaco, insomma dell’istituzione vale un minuto o due. Quindi intervengono altri fattori, come a Genova, dove il derby all’ora di pranzo sarebbe stata una soluzione bella e logica, si va a Marassi, si tifa e poi si torna a casa presto per concedere il tempo giusto alla famiglia. No, si giocherà di sera, lo stadio di Genova ha terribili vie di evacuazione, è chiuso in un imbuto, le forze dell’ordine dovranno schierare truppe in dosi industriali. Sant’Agata, vergine, santa e martire ce l’ha fatta. Un bell’applauso dal meraviglioso pubblico della gradinata nord e della sud. Post scriptum: Pippo Spagnolo storico capo tifoso della Nord genoana è morto ieri all’età di ottant’anni. Lo celebreranno con il silenzio o gli insulti?