Lungo editoriale di Tony Damascelli sulle colonne de Il Giornale. Il tema centrale è Mauro Icardi, spodestato della maglia numero 9 dell'Inter andata sulle spalle di Lukaku:
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Damascelli: “Perché infierire su Icardi? Per l’Inter è l’extracomunitario da espellere con…”
Il giornalista parla così delle ultime vicende in casa Inter
"Il 9 a Lukaku, lo 0 a Icardi. Così avrebbe anche un significato, una scelta di coraggio e non di meschinità. Lo stesso volle fare Florentino Perez, sempre ad agosto ma dello scorso anno, presentando Mariano Diaz e consegnandogli la maglia numero 7 del Real Madrid che era appartenuta a Cristiano Ronaldo, passato alla Juventus. Piccole vendette anche se decise da grandissimi club. Che altro vogliono dire e fare Conte e i dirigenti dell’Inter nei confronti di Icardi? Non è bastato avergli tolto la fascia di capitano, non è stato sufficiente averlo estromesso dal progetto tecnico e poi lasciarlo in disparte negli allenamenti tattici. No, c’era ancora qualcosa da portare via all’interismo di Icardi, dunque la maglia, il numero 9, indossato da Lukaku che, anche con il 135 sarebbe comunque un centravanti fortissimo perché non è la cifra a fare il totale e la sua storia, nel suo primo anno milanese Ronaldo vestì il 10, per passare al 9 in seguito".
BONINSEGNA, VIERI E ICARDI -"Forse il trattamento riservato a Roberto Boninsegna, una volta smessa l’attività agonistica di 9 storico, fu differente? Venne convocato in sede per affidargli il ruolo di team manager ma, mentre era in viaggio da Mantova a Milano, fu informato che il club aveva cambiato idea, al suo posto Ivan Ramiro Cordoba che, rispetto a Boninsegna (173 gol), è un asterisco nella storia nerazzurra. E Christian Vieri (123 gol), con il 32 sulla maglia, dimenticato nel museo interista tra gli attaccanti di sempre, oltre a tutto il resto discutibile che portò al divorzio? Per l’Inter e per Antonio Conte, Mauro Icardi è un fantasma, un fastidio, un incomodo, qualcosa sullo stomaco, è “persona non grata” formula che viene riservata ai diplomatici che rappresentano il proprio Paese in territorio straniero, ecco, per l’appunto, Icardi è l’extracomunitario da espellere, con scarsissima diplomazia. Non potrà nemmeno firmare autografi come era uso fare, con uno svolazzo dopo la M e il numero 9. Cancellato, oscurato, cestinato. Soltanto Massimo Moratti ne conserva maglia e firma. E, forse, anche la fascia di capitano".
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