Intervenuto sulle colonne de il Giornale, Tony Damascelliha parlato così delle sfide di Champions che vedono impegnate Inter e Atalanta contro Real Madrid e Liverpool:
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Damascelli: “Inter ad un bivio, assenza di Lukaku pesantissima. Lautaro nervoso, Eriksen…”
Il commento del giornalista su Real Madrid-Inter
"Per combattere il malessere c’è la Champions. Atalanta-Liverpool e Real Madrid Inter, che cosa si può chiedere di più in queste ore piene di pensieri grigi? Il football europeo confeziona un martedì sontuoso per le nostre due squadre, i campioni d’Inghilterra e il club più famoso al mondo, un’ora e mezza di lockdown dal resto delle preoccupazioni, due partite che hanno tutti gli
ingredienti per soddisfare pancia e occhi. L’impegno dell’Atalanta è più duro, l’avversario è abituato al torneo, Klopp è animale di bordo campo e di spogliatoio e il suo gruppo ha soluzioni mille
per mettere nei guai la terza linea bergamasca che non è così lucida come il resto della squadra. Serata comunque sontuosa per l’Atalanta che maledice il virus, non le permette di scaldare lo stadio con l’urlo dei tifosi e di gonfiare il bilancio con l’incasso, Gasperini sa che la squadra non sta benissimo ma il Liverpool può significare lo stimolo necessario".
SULL'INTER
"Altra storia all’Alfredo Di Stefano di Madrid, dove l’Inter ritrova una rivale di sempre, dai giorni della leggenda di Moratti e il mago Herrera. La partita di questa sera è un bivio e la squadra di Suningnon può sbagliare direzione, così come il gruppo di Perez che è ultimo nel gironcino con 1 solo punto. Il pareggio non serve a nessuna delle due, dunque si può prevedere una partita aperta, Zidane e Conte hanno personalità e comportamento opposti, introverso è il cabilo francese, vulcanico, anche se in fase dormiente, il salentino italiano. L’assenza di Lukaku è pesantissima, senza il belga la squadra non ha riferimenti in attacco, tra l’altro Lautaro sta attraversando un momento di grande nervosismo, l’Inter ha bisogno di compattezza, la fase difensiva non è lucida e attenta anche perché la mediana non ha ancora trovato una definizione e la turnazione ha aggiunto precarietà. L’Inter non è una comunità di recupero, per cui Vidal o Eriksen devono reagire senza alibi, in caso negativo lasceranno Milano a gennaio. Zidane ha commesso una gaffe involontaria, ha detto che Real Madrid Inter è una finale. È l’augurio di tutti i tifosi nerazzurri, nel ricordo di Vienna, 27 maggio 1964, due gol di Mazzola, uno di Milani, per gli spagnoli, Felo e prima coppa dei campioni per Angelo Moratti".
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