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Tony Damoscelli demolisce la nazionale italiana vista contro la Macedonia, sottolineandone la pochezza: "Immobile si chiama Ciro ma da ieri sera è Salvatore, il suo gol salva il risultato. Non la faccia. All’ultimo respiro,
prima della vergogna, l’Italia ha trovato la vittoria e i punti. Ma che roba è diventata questa nazionale? Non lo so, non credo lo sappia nemmeno Ventura che già contro la Spagna aveva dato segni di fragilità appendendosi all’arbitro e non alla pochezza dei suoi. Pochezza confermata anche ieri sera contro un avversario che è nelle ultime file del ranking Fifa ma ieri sera ci ha preso in giro per un’ora e mezzo, prima del gol salvifico dell’emigrante rientrato in Patria e punta della Lazio."
Senza equilibrio - "L’Italia non ha equilibrio, né tattico né psicologico, vive di momenti, si deprime e si esalta, ha smarrito quella rabbia agonistica e il raziocinio di gioco che l’avevano esaltata in Francia, ha recuperato
Verratti che però è un giocatorino, si limita al minimo sindacale, la coppia d’attacco fa tornare alla mente i gemelli del gol granata, Immobile e Belotti come Pulici e Graziani ma trattasi di roba piccola, non possiamo andare oltre.
Nel football contano i risultati e seguendo l’articolo quinto ha ragione chi ha vinto. Ma l’Italia in Macedonia ha mostrato non il futuro ma un presente preoccupante e preoccupato. Ventura parla di inesperienza ma l’anagrafe non c’entra, la personalità o ce l’hai o non la trovi con gli allenamenti. Andiamo avanti con le speranze, le promesse. Manca la polpa, la sostanza. Abbiamo sorpassato l’Albania e sofferto con la Macedonia. Altre novità?"
(Il Giornale)
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