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Il giornalista Tony Damascelli ha commentato attraverso un lungo editoriale sulle colonne di Tuttosport la pace fatta tra l'Inter e Antonio Conte:
"Tra i cinesi e Conte è una bella lotta. Non si sa bene chi sia il più imprevedibile, dico a livello di carattere e di pensieri e parole. Dipendesse da Suning, padre e figlio, l’Inter potrebbe comprare anche Buckingham Palace con tutti gli inquilini compresi e poi giocare a football e vincere su tutti i campi. Anche l’allenatore ritiene che con un allenamento dei suoi si potrebbe arrivare ai massimi risultati, almeno in territorio casalingo, come dimostra il curriculum dello stesso salentino. Però è opportuno moderare i termini e sistemare i tempi, ecco il riassunto della famosa riunione a Villa Bellini, tre ore di colloquio di tipo doroteo, senza strilli, senza minacce, senza vendette perché al momento di mettere gli attributi sul tavolo è meglio contare fino a dieci".
CONTE SERENO - "Inter e allenatore hanno deciso, dunque, di uniformare certe uscite pubbliche, rinunciando a proclami di successi trionfali, di triplete e scudetti facili. L’Inter è tornata una cosa seria (in verità lo è sempre stata fatta eccezione per alcune sceneggiate), è competitiva, può migliorare ulteriormente ma non con spese fuori registro. Conte è più sereno, dicono, segnale negativo perché il salentino ha sempre bisogno di tenere alto il numero dei giri, suo e del gruppo, non gli garbano certi atteggiamenti impiegatizi, lui incassa molto ma chiede di più ancora a se stesso e ai calciatori che non hanno altri obblighi se non quelli di rendere al massimo".
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