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Dalle colonne di Tuttosport, il giornalista Tony Damascelli si dice assolutamente contrario all'abbattimento di San Siro in favore della costruzione di un nuovo impianto per Inter e Milan:
"... Dunque San Siro è da demolire, in cambio di miliardi uno e milioni duecento, in euro per il momento, il progetto della distruzione del tempio è sul tavolo, nei cassetti, nelle parole e nei ghigni di chi comanda. Invece di riattarlo vogliono abbatterlo, farebbero lo stesso con i libri di storia antica, loro sono tipi da Wikipedia, non capiscono, non sanno, vogliono costruire uno stadio nuovo con annesso albergo e centri commerciali: questa è propaganda vecchia, pensate un po’ al turista che sbarca a Milano e invece di passeggiare in Galleria o di rimirare la Madonnina, si trasferisce a San Siro per alloggiare in un albergo anonimo anche se modernissimo, lontano dal centro, dalla vita vera, magari con il “nebbiùn” a fare da compagno. Rob de matt! San Siro non si tocca, può essere messo a posto, come accadde per Italia ’90, può essere cancellato il terzo anello, un’assurdità anche per le aquile, possono essere ammodernati servizi e spogliatoi e sala stampa ma per favore cerchiamo di mantenere il decoro e l’educazione. E allora perché non tirare giù il Duomo e mettere su un bel palazzo esposizioni? E perché non abolire la cotoletta e il risotto sostituendoli, definitivamente, con il kebab e il sushi? Provoco, d’accordo ma non datemi del nostalgico, datato e rompipalle. Il progresso non significa abolire il passato con le sue insegne, semmai è rinnovare nel rispetto della tradizione".
(Fonte: Tuttosport)
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