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Qatar 2022, Danimarca: basta domande su ‘One Love’ e diritti. Ora parliamo solo di calcio

Gianni Pampinella

La federcalcio della Danimarca ha deciso di cambiare strategia e di non affrontare più l'argomento

Dopo essere stata, insieme alla Germania, la nazionale leader delle proteste contro i diritti umani negati in Qatar. E aver minacciato di lasciare la Fifa dopo le polemiche sulla fasce da capitano con la scritta 'One Love' la federcalcio della Danimarca ha deciso di cambiare strategia e di non affrontare più l'argomento. Lo ha spiegato oggi il responsabile della comunicazione della federazione, Jakob Hoyer, nel corso della conferenza stampa dei due giocatori Christensen e Lindstrom.

Alla seconda domanda ai due sulla protesta di ieri della Germania (i giocatori con la mano sulla bocca nella foto del prepartita) e sulla minaccia di lasciare la Fifa, Hoyer è intervenuto dicendo che "siamo qui per parlare di calcio e della partita di sabato (a Doha contro la Francia ndr). Sugli altri argomenti ci siamo già espressi ieri". Al termine della conferenza stampa Hoyer ha poi interrotto l'intervista a Christensen di un'emittente televisiva, TV2, secondo la stessa emittente, quando al difensore è stata di nuovo fatta una domanda sul Qatar, la Fifa e i diritti umani.

(ANSA)