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Lasorella (AgCom): “Dazn deve garantire la tenuta della rete. Non si può rischiare che…”
Intervistato da Repubblica, Giacomo Lasorella presidente dell'AgCom, garante delle questioni televisive e delle tlc ha parlato della diretta della Serie A su Dazn che ne ha acquistato i diritti:
«Non sarebbe ammissibile che un ospedale avesse dei problemi di navigazione sul web una domenica pomeriggio se nella stessa regione si stanno giocando Juventus-Inter o Roma-Lazio».
Per questo motivo, presidente Lasorella, l’AgCom ha varato ieri un atto di indirizzo che invita Dazn e gli operatori di Internet ad attrezzarsi perché la Rete nazionale regga al test del calcio in diretta. È molto preoccupato?
«Non voglio suscitare alcun allarmismo negli sportivi che aspettano l’inizio dei campionati. E neanche nelle famiglie o nelle imprese che navigheranno in Internet in coincidenza con le gare. Da settimane stiamo dialogando con Dazn e con gli operatori delle tlc perché crediamo in un vecchio detto popolare».
Quale?
«Prevenire è meglio che curare. Noi non abbiamo aspettato l’inizio della Serie A e della Serie B per valutare come andavano le cose. Sarebbe stato un errore. Ci siamo mossi con largo anticipo, già da maggio, chiedendo alle aziende in campo di investire perché le cose si mettano al meglio. Dall’altra parte, abbiamo trovato ascolto e disponibilità».
Il problema è che Dazn e gli operatori di Internet dovranno spendere svariati milioni per rispondere alla vostra richiesta di adeguamento tecnico. E Dazn non ha certo voglia di svenarsi.
«L’Autorità che presiedo, l’AgCom, indica a Dazn e agli operatori di Internet la strada tecnicamente corretta per la salvaguardia della Rete. Ma non possiamo imporre alle imprese di investire un milione, dieci o venti. Saranno loro a decidere l’entità dell’impegno economico. Se le cose andranno bene, saremo i primi a esultare».
E se la Rete tracollasse? Deciderete delle multe?
«È un’eventualità cui non voglio credere. Se e quando ci saranno delle criticità, ci muoveremo a tutela di chiunque abbia subìto un possibile danno, dagli abbonati a Dazn, agli operatori di Internet fino ai navigatori comuni».
Noi tutti, presidente, ci auguriamo che il Paese non sia investito da nuove ondate di Covid 19. Altrimenti il calcio in diretta si sommerà allo smart working e allo streaming massiccio delle serie tv.
«Nei mesi della pandemia, la rete Internet nazionale ha veicolato una mole di traffico dati senza precedenti. Eppure le cose hanno funzionato bene. Lo scenario di un ritorno del coronavirus è stato valutato, certo. Ma siamo confortati dalla tenuta dell’infrastruttura durante i molteplici lockdown».
Quindi lei ha una visione ottimistica delle cose.
«Sono realista. Il calcio in diretta può creare dei problemi, ma noi li abbiamo avvistati con largo anticipo. Nello stesso tempo, lo stress test delle partite live rappresenta una opportunità. Impareremo tutti delle cose nuove, forse avremo qualche giornata difficile, ma alla fine questo asset portante per il Paese ne uscirà rafforzato».
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