- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Giuseppe De Bellis, direttore di GQ, intervenuto a Sky Sport 24, ha commentato le dichiarazioni di ieri di Piero Ausilio: "Nonostante lo stupore, credo che questa sia una botta di onestà che non fa male, anche ad una società come l'Inter: all'interno di essa sembrava che nessuno volesse prendere precauzioni per questo periodo negativo. Credo che le scosse quest'anno siano finite, questa squadra non si può più rianimare. Dover vendere tanti giocatori è il segnale che giustifica l'aver fatto un'uscita del genere: cioè dire ai calciatori 'qui non c'è posto per voi'. Questi giocatori sono facilmente individuabili. C'è uno stato di malinconia all'Inter, soprattutto dopo che il ds vede che la società ha preso un consulente di mercato e lo ha messo sulla sua testa: Sabatini non potrà essere contento di queste parole, ma il fatto che l'abbia detto adesso è sintomatico della difficoltà con cui Ausilio ha accettato la presenza di Sabatini. Le frasi sull'allenatore sono quelle più sorprendenti: per una squadra che si deve ricostruire, dire che 'cerco uno alla Conte' e non riuscire a prenderlo, significa che ogni scelta sarà un ripiego. Nel caso in cui arrivi Spalletti sembrerà il ripiego per non essere arrivati a Conte, e non è un bel messaggio ai giocatori e al pubblico".
© RIPRODUZIONE RISERVATA