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Tutti in casa Inter, compreso lo stesso tecnico, de Boer, sono convinti che quella vista l’altra sera in Europa League non può essere la vera Inter. Certo è che, il momento è davvero molto complicato anche perché l’ex tecnico dell’Ajax ha uno score non proprio da Inter: una vittoria, un pari e due ko nelle prime quattro gare ufficiali, e domenica ci sarà primo big match della sua avventura italiana (quello di domani alle 18 contro la Juventus) con addosso una pressione notevole. Le capacità le ha e i dirigenti che hanno parlato con lui di calcio assicurano che possiede idee brillanti e valide sia per Olanda sia per l’Italia. Perché il calcio ha una lingua universale e Frank la conosce essendo stato, tra l’altro, un grande giocatore. La Serie A, però, è un campionato... a parte e l’Inter... una società ancora più a parte rispetto alle altre. Fosse sbarcato ad Appiano Gentile all’inizio del mese di luglio, probabilmente adesso sarebbe più a suo agio, ma la realtà è diversa e questo inizio di stagione per lui si è già trasformato in una salita con una pendenza impegnativa. Domani a San Siro arriva la Juventus e una brutta sconfitta potrebbe rendere la sua situazione precaria, complicare il suo futuro interista. De Boer ha un solo modo per uscire da questa situazione: iniziare a fare risultati. In Olanda ha vinto e, anche se ha cambiato nazione, lui è convinto di sapere ancora come si fa. Tocca a lui dimostrarlo per tenersi stretta l’Inter.
(Corriere dello Sport)
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