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De Boer ha trasformato l’Inter ma il lavoro è ancora lungo. A volte…

L'Inter, è palese, sta crescendo di partita in partita ed ora può guardare al futuro con maggiore tranquillità

Riccardo Fusato

L'Inter, è palese, sta crescendo di partita in partita ed ora Frank de Boer può guardare al futuro con maggiore tranquillità. Certo, l'Empoli non è più quello di Giampaolo o Sarri, ma la squadra dopo il successo sulla Juve ha dato risposte importanti. C’è ancora da lavorare ma ora si tratta dei dettagli, non più del quadro generale. I meccanismi di pressione nella metà campo avversaria, per esempio, non sono ancora supportati dall’equilibrio e dagli automatismi che servirebbero. Quando salta la prima aggressione, i quattro più uno – cioè i difensori più Medel – sono a volte costretti a fronteggiare tre o quattro uomini che possono guardare la porta: si spiegano così due delle tre ammonizioni interiste nei primi 25’, con Murillo che deve spendere un giallo in avvio per fermare Maccarone e con Medel che ferma allo stesso modo Saponara. Ma, appunto, sono dettagli, che impallidiscono di fronte alla terza vittoria di fila in A.

(Gazzetta dello Sport)

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