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De Carli (Giornale): «L’omaggio ai senatori: gente che ha vinto…»

Dalle pagine del Giornale Claudio De Carli rende omaggio all’ultimo atto nerazzurro degli eroi del Triplete: «Primo caso di festa malinconica, c’è un treno che parte con un carico pesante, ultima stazione Verona, altri quattro...

Lorenzo Roca

Dalle pagine del Giornale Claudio De Carli rende omaggio all'ultimo atto nerazzurro degli eroi del Triplete: «Primo caso di festa malinconica, c’è un treno che parte con un carico pesante, ultima stazione Verona, altri quattro del Triplete tolgono le tende. Hanno costruito un’epopea, ora è troppo presto per capirne il reale valore, tutta gente che viaggia oltre la decina di trofei vinti qui da noi, non succede tutti gli anni. Mazzarri li schiera in massa tranne l’indisponibile Walter Samuel da Firmat, provincia di Santa Fè, 234 presenze, 17 gol e 15 trofei vinti in maglia nerazzurra, The Wall, un fallo preventivoa palla lontana dopo pochi secondi giusto per mettere subito le cose in chiaro. Davanti, accanto al giovane Ruben Botta c’è il Principe Milito da Bernal, nord est di Baires, 75 gol in 170 gare ufficiali, due nella finale del Bernabeu che ha catapultato tutto il gruppo nel libro d’oro del calcio, due gol distribuiti equamente fra il primo e il secondo tempo mentre a Madrid stava calando il sole. Poi i due califfi, Esteban Cambiasso direttamente da Buenos Aires come Javier Zanetti, 431 partite, 51 gol e 15 trofei vinti, il calciatore che ha conquistato il maggior numero di titoli nella storia di tutto il calcio argentino, 24, neppure l’immenso Alfredo Di Stefano gli sta a ruota coni suoi 21. Era arrivato quasi spurgato dai blancos di Madrid, è stato il cervello per intere stagioni. E poi Zanetti, il Capitano dei record, fascia al braccio, 858 partite giocate con l’Inter, 21 gol, 16 trofei vinti dopo lunghi anni di attesa senza riuscire a darsene una spiegazione, Zanetti è riuscito a entrare nella leggenda ancora in attività».