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De Caro: “Inter, ecco 5 motivi per essere ottimisti in vista del ritorno”

Matteo Pifferi Redattore 
"L'1-0 sta stretto ai nerazzurri che hanno avuto 4-5 occasioni nitide, un paio addirittura clamorose", sottolinea De Caro

Andre De Caro, vice direttore de La Gazzetta dello Sport, ha analizzato così la vittoria dell'Inter contro l'Atletico Madrid:

"Ci sono gol che potrebbero non avere prezzo e giustificare anche un esborso di 10 milioni, euro più euro meno... Tanto è stato pagato questa estate Marko Arnautovic, esperto attaccante di talento che ha lasciato, al momento dell’acquisto dal Bologna, parecchi dubbi sulla sua utilità in questa Inter. Dubbi che sono andati crescendo in questa stagione che non lo ha praticamente visto mai protagonista, se non in negativo. Il refrain si stava ripetendo ieri sera, nel secondo tempo, quando Arna è entrato al posto dell’infortunato Thuram e ha sprecato tre occasioni molto favorevoli, la prima in spaccata volante al termine di una grande azione dell’Inter partita da una veloce costruzione dal basso, marchio di fabbrica dei nerazzurri. Al quarto tentativo però Arnautovic, consolato e spronato dai compagni dopo gli errori, ha trovato il gol che potrebbe avere per l’Inter un valore enorme, aiutandola a superare il turno, centrare i quarti di finale e dimostrare all’Europa che anche quest’anno chi vorrà alzare la Champions dovrà vedersela con l’Inter che ha ormai il piglio della grandissima squadra".

"Battere l’Atletico era difficile: nonostante gli spagnoli non siano più quel gruppo di “banditi” assatanati che soprattutto in difesa negli anni scorsi risultavano imperforabili, restano una squadra fisica, tecnica, solida, di valore. Ma l’Inter ha vinto in modo meritato e convincente, creando molto nella ripresa: l’1-0 sta stretto ai nerazzurri che hanno avuto 4-5 occasioni nitide, un paio addirittura clamorose. Di contro l’Atletico non ha praticamente mai impensierito Sommer. Al Wanda Metropolitano il clima sarà caldissimo, ma per passare gli spagnoli dovranno vincere con due gol di scarto: una mezza impresa contro l’Inter di oggi".

"Ci sono almeno 5 ragioni - in ordine sparso - per cui Inzaghi deve essere ottimista in vista del ritorno e credere nel passaggio del turno.


1) La difesa dell’Inter è un muro quasi imperforabile. Tra campionato e Champions in 31 partite (24 + 7), la porta di Sommer è rimasta inviolata 19 volte (15 + 4). Il reparto arretrato regala certezze a livello individuale e collettivo: può cambiare qualche interprete (ieri assente Acerbi e dentro De Vrij) ma non il risultato finale.

2) Il centrocampo è il settore in cui l’Inter è più forte e può tenere testa a qualsiasi altra squadra europea. Ebbene ieri due perni come Calhanoglu e Mkhitaryan hanno conosciuto una giornata meno brillante, ma nonostante questo l’Inter, con Barella tra i migliori, ha tenuto il campo e creato molto. Con Calha e Micki ai loro livelli, il Wanda farà meno paura.

3) Si può vincere anche senza avere Thuram e Lautaro nel tabellino dei marcatori. L’Inter è in grado di rendersi pericolosa con più giocatori e segnare finalmente anche con uno degli attaccanti di scorta.

4) La mentalità è ormai quella della grande squadra. Nel primo tempo l’Inter è sembrata un po’ contratta, quasi studiasse l’avversario, ma mai avendone paura. Consapevolezza della propria forza, capacità di tenere il campo, cogliere il momento in cui colpire, sapersi difendere pur mantenendo sempre un atteggiamento offensivo. Sono tutte qualità che l’Inter mostra di avere. A fine partita i giocatori soddisfatti del risultato hanno subito detto quasi all’unisono che andranno a Madrid per vincere anche la gara di ritorno. Questa si chiama mentalità vincente.

5) Compattezza e unione. Tutti in campo si aiutano, corrono per il compagno, partecipano. Non ci sono mai gesti di stizza dopo un passaggio sbagliato, un’occasione fallita, un cambio durante la gara. Chi gioca dall’inizio, chi entra, chi resta in panchina partecipa alle partite e alle vittorie con la stessa energia ed entusiasmo. Merito di Inzaghi che oggi dimostra di avere totalmente il gruppo in mano. I gesti di affetto nei confronti di Arnautovic dopo i gol sbagliati dimostrano il clima positivo che si respira nello spogliatoio. Quando una squadra affronta partite ed avversari con questo spirito la metà del lavoro è fatto. A questo si aggiunge ovviamente il gioco, propositivo, solido, convincente, chiaro. L’Inter fa sempre le stesse cose ma le fa sempre bene. Con una condizione atletica ottimale.

Coraggio dunque, al Wanda senza paura".

 


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