Le difficoltà finanziarie che sta affrontando il calcio, Spalletti, Draghi. Sono tanti i temi affrontati da Aurelio De Laurentiis in una lunga intervista al Corriere dello Sport. Il primo affondo è sul Presidente del Consiglio: "E io vorrei fare una domanda a Draghi: ci sono 30 milioni di persone che seguono il calcio, l’80% sono uomini che lavorano per il Paese, perché allora ti disinteressi completamente del nostro mondo? Perché non viene posticipate la partenza del campionato? Perché non stabilire che gli stadi, invece che aprirli al 25% - come detto da qualcuno - non siano fruibili da chi si è sottoposto ad entrambi le dosi di vaccino?".
ultimora
De Laurentiis: “Forse non basterà cedere un giocatore. I nostri obiettivi…”
Sono tanti i temi affrontati dal presidente del Napoli in una lunga intervista al Corriere dello Sport
Il Covid vi ha piegato in due.
«Il sistema è sotto di un miliardo e mezzo. E a me non sembra che il governo italiano si sia messo una mano sulla coscienza».
Intanto, anche voi avete sforato...
«Sono passato dai 32 milioni di stipendi dell’ultimo anno di Mazzarri ai 156 attuali: quindi, c’è qualcosa che non quadra. Adesso dovrà prevalere il buon senso».
Rimpianti ce ne sono.
«Alcuni acquisti non avrei dovuto farli con il Covid. Avrei dovuto congelare tutto per sopravvivere. Invece da ultra ottimista quale sono, ho investito troppi soldi».
Tra un anno e mezzo Mondiali in Qatar.
«Altra super cazzata del secolo. Infantino è una bravissima persona, molto intelligente e preparato. Lì ci sono interessi nati nel tempo. Ma ciò che era valido prima del Covid, non è più valido nel post-Covid».
Ha scelto Spalletti per ripartire.
«Veramente, l’avevo già cercato anni fa, prima di andare su Sarri, ma lui aveva un contratto con i russi. Trovo sia l’uomo giusto per il Napoli, fa giocare bene e quando lo abbiamo affrontato non è mai stato semplice per noi».
La strategia quale sarà, adesso.
«Spendiamo cifre che non fatturiamo. In un mercato in cui sono tutti afflitti, non è facile. Non ci sarà un ridimensionamento ma una presa di coscienza. Però il budget va rivisto, altrimenti fai fallire il Napoli. Vanno tagliate le spese eccessive».
Con Spalletti quando comincerete a discutere di futuro tecnico?
«Sarà l’allenatore a decidere cosa fare, chi sostituire e chi no. Luciano sarà domani a Castel Volturno, sarà il primo approfondimento, il mercato effettivo comincia da luglio. I nostri obiettivi per la prossima stagione saranno: far quadrare i conti e tornare in Champions League».
E se arrivano proposte indecenti?
«Magari ce ne fossero. Nel Napoli nessuno è incedibile dinnanzi a offerte appropriate».
Basterà cedere un calciatore?
«Forse no».
(Corriere dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA