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Intervistato dal Corriere dello Sport, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato del suo Napoli, ma anche di Inter e Juve e del discorso economico relativo alla gestione dei club:
Il Napoli quali obiettivi aveva ed ha?
«Quelli di sempre: ottenere il, massimo, in campionato, Coppa Italia e Champions. E più di quello che stiamo facendo non si può. Stiamo realizzando ciò attraverso una gestione intelligente, che produca un bilancio positivo, perché noi in rosso non possiamo andare». È un mantra...
«È la realtà: è vietato indebitarsi. Questo Napoli si è tolto lo sfizio di avere un allenatore dal calibro internazionale come Benitez e uno dal profilo universale come Ancelotti. Non ci siamo fatti mancare nulla. Io sono un industriale del calcio, piaccia o no ma così va, e devo combinare i fattori della produzione con quelli economici. Con Mazzarri, andammo in Champions avendo un monte-ingaggi di 35 milioni di euro; ora si può dire che si sia quadruplicato. La Juve e l’Inter si sono indebitate, il Milan è sull’orlo del baratro e noi siamo sempre invece virtuosi e competitivi».
La Juventus di Sarri va...
«Ma Sarri è un grande allenatore con tantissimi lati positivi e qualcuno negativo, che in Inghilterra potrebbe aver eliminato. Sta facendo bene in un club che ha una sua cultura vincente, un proprio stile rigoroso e in una città meno distraente rispetto a Milano, Roma e Napoli».
L’Inter è una concorrente per il titolo?
«Certo che sì: ha Conte che è un bravissimo».
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