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De Laurentiis, rabbia e striscioni in città: è rottura con i tifosi

Cessione di Higuain ma non solo tra i motivi della rivolta dei tifosi napoletani contro il presidente, col quale è sempre più rottura

Marco Astori

Da Salvator Rosa a piazzetta Cariati, da Piazza Municipio fino alla galleria della Vittoria: è un susseguirsi di striscioni bianchi a Napoli, ad opera dei tifosi azzurri del gruppo "Quartieri Spagnoli", tutti contro il presidente De Laurentiis. L'indifferenza si è trasformata in contestazione, il mercato al momento deficitario in entrata e clamoroso in uscita ha provocato una rottura tra i tifosi e il patrono azzurro, specie per quelle clausole rescissorie che spesso sono causa di cessioni improbabili, come successo ad Higuain.

E' un club, quello partenopeo, che stenta a parlare con la tifoseria (nemmeno una conferenza stampa di presentazione dei nuovi arrivati al momento) e la delude, come successo con l'annullamento della festa di presentazione della squadra durante il ritiro ma soprattutto con il rincaro degli abbonamenti dovuti alla cessione del Pipita.

A rendere l'aria ancor più pesante infine l'organizzazione a dir poco lacunosa della festa per i 90 anni del club, a cui mancavano i giocatori più rappresentativi della storia azzurra. Nulla di tutto ciò giustifica ovviamente le minacce presenti sugli striscioni rivolte a De Laurentiis, un presidente che ha sempre comunque fatto bene in termini di risultati e che si sta battendo sul mercato, specie sul fronte Icardi, per regalare un colpo che servirebbe solo a rasserenare gli animi. Nel frattempo, sono pochissimi i tifosi previsti al San Paolo per il match amichevole di domani sera contro il Monaco.

(Fonte: Gazzetta dello Sport)