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A mercato ormai chiuso, sigillato ed archiaviato, Aurelio De Laurentiis è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli per fare un bilancio dell’estate azzurra. Queste le parole del presidente: "Bilancio? I cartellini sono costati di più di 115 milioni, si arriva a circa 130 milioni anche attraverso i bonus facilmente raggiungibili. Inoltre abbiamo dovuto innalzare gli stipendi di molti calciatori, quasi 20 milioni. Questo mercato è costato circa 140-150 milioni. A me non piace parlare di numeri, pensiamo a quanto ci siamo rafforzati. In prospettiva siamo la squadra che si è rafforzata di più, Sarri ha un materiale umano importante. Koulibaly? Il Chelsea è arrivato ad offrire 50 milioni, ma andrà via per la Coppa d'Africa che inquina i campionati nazionali ed è un'altra boiata della Fifa. Per questo ci siamo voluti rafforzare con Tonelli e Maksimovic, che è un nostro pupullo da 24 mesi. Gabbiadini? E' incedibile, ha trovato una sintonia con Sarri e siamo convinti che il nostro tecnico possa farlo rendere sempre di più. I giocatori devono capire che quando una squadra si rafforza ci sono più giocatori a disposizione, quindi non devono abbattersi se giocano di meno. Io credo che ci sia tanto provincialismo e ignoranza nel mondo del calcio, tanto che ad un certo punto ne avevo le scatole pieno. Come si fa a valutare il valore di un calciatore in base al minutaggio? Allora non ci rompete le scatole e lasciateci lavorare. Non create dubbi e scuse a Sarri. Milik? Non paragoniamolo a Higuain, lavoriamo tutti per tutti. Cavani? Ho letto un mare di stupidaggini, anche non ultima le parole dell'ex portiere della Roma. Io mi sono permesso di chiamare Blanc (Jean-Claude, amministratore delegato del club) per sapere se era vero che Cavani potesse andare via e mi ha detto 'assolutamente no', è un punto fermo per loro. Mi fa piacere, però, che il Matador sia rimasto legato alla bellezza della nostra città. Clausola su Zielinski? Quasi tutti i contratti fatti hanno la clausola rescissoria valida, ma valida solo per l'estero, abbiamo imparato dopo quello che è successo con Higuain alla Juve, una questione che ci ha rotto parecchio le scatole. Ma come si dice, non si finisce mai di imparare. In questo modo però sanno che possono partire solo per una determinata cifra, non di meno".
(tuttonapoli)
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