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Andrea De Marco, ex arbitro di Serie A, ha parlato ai microfoni di TMW Radio di due episodi dell'ultima giornata di Serie A, che hanno fatto parecchio discutere.
CASO STROOTMAN - "E' difficile che Orsato sbagli. Magari ieri nel derby ha accusato la stanchezza dovuta alle tante partite ravvicinate. Avrebbe avuto bisogno della VAR in alcune situazioni di gioco, la tecnologia l'avrebbe salvato. Dal movimento di Wallace e la caduta di Strootman, comunque, sembra che il calciatore della Roma sia davvero stato colpito. L'addizionale e l'arbitro non sono riusciti a vedere l'azione con profondità, a differenza del replay delle tv. E' stato un errore, anche se alla fine non è pesato sul risultato finale. Squalifica? Se il Giudice Sportivo ravviserà una chiara ed evidente simulazione arriverà sicuramente una squalifica di due giornate, come successo in passato per altri calciatori. Strootman avrebbe dovuto dire all'arbitro che l'avversario non l'aveva toccato".
CORI RAZZISTI -"Il procedimento corretto è quello adottato da Irrati in Lazio-Napoli dello scorso campionato. L'arbitro deve interrompere il gioco e far sì che i tifosi smettano di avere questo comportamento. Credo che ieri l'arbitro non si sia accorto di questi cori, mi sembra di aver capito che Muntari sia stato attaccato solamente da alcuni tifosi circostanti. Altrimenti sarebbe stata sospesa la partita. Conferenze arbitri? Sono favorevole alle spiegazioni post-gara degli arbitri. La gente così capirebbe che si tratta di semplici errori e gli animi si stempererebbero. L'arbitro è un essere umano che può sbagliare come tutti".
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