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De Martini: “Ecco perchè Zanetti tornerà  a giocare”

Il sito Panorama.it. ha intervistato il il dottor Luca De Martini, radiologo responsabile della diagnostica per immagini del Laboratorio Albaro, chiedendogli un parere sul tipo di infortunio subito dal capitano dell’Inter Javier Zanetti:...

Riccardo Fusato

Il sito Panorama.it. ha intervistato il il dottor Luca De Martini, radiologo responsabile della diagnostica per immagini del Laboratorio Albaro, chiedendogli un parere sul tipo di infortunio subito dal capitano dell'Inter Javier Zanetti:

"Cosa vuoll dire rompersi il tendine d'Achille? E' un infortunio da considerarsi grave, importante. Il tendine d'Achille ha una struttura molto sensibile su cui carica tutto il peso del corpo ed è essenziale per la statica e il movimento. Sicuramente è molto invalidante e si tende ad operarlo. L'operazione? Si fa una sutura del tendine e un rinforzamento ma l'operazione varia dalla natura della lesione. Quali lesioni possono esserci? Può esserci lesione parziale e completa e una matrice tendinea più o meno degenerata. La degenerazione tendinea consiste nel perdere la tensione originale del tendine per tanti fattori. Si formano zone di minore resistenza che spesso sono tra le principali cause della rottura. A seconda di quanto è degenerata la matrice tendinea l'intervento sarà più o meno complesso. Se è in un punto solo e con una lesione parziale sarà un intervento semplice, se è completamente lacerato e i due capi di rottura sono distanti invece si parla di operazioni non facili. I tempii di recupero?Naturalmente è diverso il recupero per una attività agonistica. Si può ragionare nell'ordine dei sei mesi, ma dipende tanto da quanto è stato invasivo il tipo di intervento. Direi che nella grande Lmaggioranza dei casi che ho visto e che ho seguito si riprende assolutamente. Sicuramente è diverso parlare di un atleta di 20 anni e di uno di 40...Come Zanetti?L'elasticità dei tessuti non è la stessa di un giovane ma Zanetti ha mostrato di essere un atleta particolare che ha saltato solamente poche partite in un'intera carriera. Credo che abbia tutte le carte in regola per tornare a giocare, magari ci metterà un po' di più di sei mesi. Il percorso della degenza sarà lungo. Quando sarà guarito dal punto di vista clinico non vorrà dire che sarà pronto per giocare. Il giorno dopo la guarigione clinica dovrà iniziare la preparazione. In suo aiuto ci saranno sicuramente i tanti mezzi all'avanguardia che esistono per la riabilitazione. Uno in particolare si chiama Alter - G ed è una sorta di tapis roulant in cui l'atleta può riprendere a correre con sottrazione di peso, ossia caricando meno peso sulla struttura e riprendendo il gesto della corsa. Tornerà a giocare? Sono sicuro di si"