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Stefano De Martino, direttore della comunicazione della Lazio, ha analizzato ai microfoni della radio ufficiale del club biancoceleste, Lazio Style Channel, la sconfitta di San Siro contro l'Inter di ieri sera: "La sconfitta con l'Inter va analizzata. Ricalca quella con il Milan. La Lazio è andata a San Siro a proporre il suo gioco, a fare quello che sa fare, venendo da 6 vittorie di fila ed essendo rientrata nella corsa per le primissime posizioni. È chiaro che si sta assistendo a un campionato particolare, basti vedere Spezia – Milan, con i liguri che hanno vinto meritatamente contro una squadra conclamata. La Lazio ieri domina come successo col Milan ma esce sconfitta".
De Martino ha parlato anche dell'arbitraggio di Fabbri: "La sicurezza dell'arbitro sul rigore e il non andare al VAR per verificare forse ha innervosito la squadra. In campo tutti erano convinti che Hoedt avesse preso il pallone: un rigore che si può dare e non dare. Patric stesso ha fatto una buona gara, sul terzo gol si è trovato contro un grande giocatore come Lukaku che ha messo in difficoltà tanti difensori del campionato".
Tra i problemi dei biancocelesti c'è la retroguardia: "É vero, la difesa ha preso qualche gol di troppo, ma la squadra ha prodotto un gioco concreto e produttivo in molte partite. Sicuramente ieri si poteva fare meglio, ma gli episodi hanno condannato la squadra. Alcuni giocatori dell'Inter, come Barella e Hakimi, sono andati in difficoltà. Conte era preoccupato. La Lazio però cerca di fare la partita su ogni campo, ieri c'è stata sfortuna. Radu? Vista anche le temperature, non si è sentito all'ultimo di scendere in campo prima del match".
In chiusura si parla della Serie A: "Il gioco della Lazio è apprezzato anche in Europa. Il campionato è ancora lungo e strano, livellato. La Lazio di ieri però testimonia che c'è, merita di lottare fino alla fine e che con tutti i titolari può giocarsela con chiunque".
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