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De Paola: “Critiche a Spalletti per preconcetti. A fine partita era furioso perché…”

Daniele Vitiello Redattore/inviato 
Le parole a proposito della gara vinta dall'Italia contro l'Albania e in generale sul lavoro del commissario tecnico azzurro

Durante l'appuntamento odierno con L'Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Paolo De Paola. Queste le sue parole:

Cosa lascia la prima prestazione della nazionale all’Europeo?

“Va fatta una premessa, i due argomenti nazionale e Napoli hanno affinità sulla preclusione mentale di chi ha una percezione e non accetta la realtà. Se qualcuno ce l’ha con Spalletti per mille motivi per dei preconcetti, non può non aver capito che questa è la prima nazionale che gioca a calcio da diversi anni a questa parte. Ho letto anche colleghi che avanzano la critica alla nazionale e al modo di parlare di Spalletti. Lui è all’avanguardia anche nel suo modo di parlare, alla domanda stucchevole su chi è stato il più bravo lui parla di collettivo. Ha corso dei rischi con l’Albania, ma solo al primo e all’ultimo minuto. Per il resto ha dominato.

Il gioco di Spalletti porta all’efficacia, a fine partita era furioso perché il gioco era diventato stucchevole. Il gioco di Spalletti non è una tiritera per far passare il tempo, ma una continua ricerca della profondità e questo non è stato fatto con continuità. Ha ragione quando dice che non l’abbiamo chiusa. Abbiamo mai visto una nazionale giocare così come un’orchestra? Il primo tempo è stato bellissimo. Poi si parla dell’Albania che è scarsa, noi abbiamo subito sconfitte da Macedonia del Nord e Svezia. Finalmente abbiamo un ct che fa giocare la nazionale come una squadra.

Ti dirò di più, dopo queste partite mi sono piaciute Germania e Italia, meno la Spagna e ancor meno l’Inghilterra che parte coi favori del pronostico. La Serbia è stata dignitosa in campo e l’Inghilterra nel secondo tempo non l’ha mai presa. La rabbia di Spalletti a fine partita è giustificata, non si può rischiare di perdere due punti in una partita dominata. Un rischio che nasce da una sciocchezza di Calafiori che era stato impeccabile fino a quel momento. Questa nazionale è anni luce lontana da quelle degli ultimi anni in positivo”.