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De Rossi: “Lo scorso anno Spalletti magnifico, ma battendo la Samp possiamo superarci”

Il capitano della Roma ha parlato dell'andamento della squadra sotto Di Francesco

Andrea Della Sala

Il capitano della Roma, Daniele De Rossi, intervistato da Sky Sport ha parlato del momento della squadra di Di Francesco e della lotta al vertice:

Juve più forte?

"Hanno giocatori fortissimi, se vincono da 6 anni vuol dire che sono più forti. I nomi che hanno in panchina ti fanno capire che hanno una rosa gigantesca. Noi abbiamo fatto molto meglio nel secondo tempo. Siamo andati anche bene a prenderli, abbiamo fatto una partita aggressiva".

Il gruppo della Roma ti sembra pronto per vincere?

"E' un percorso lungo, della parola vincere non bisogna abusare, me lo ha insegnato Conte. A lui devo tanto. Si vince con gli episodi, ma non puoi basare le ambizioni su una partita sola". 

Cosa ha portato Di Francesco?

"L'altro anno avevamo un allenatore magnifico e abbiamo fatto un campionato strepitoso. Se nel recupero con la Samp facciamo punti, avremo superato quelli dello scorso anno a fine andata. E' un allenatore che ci sta dando un'impronta offensiva, nell'aggressività, ma anche nella solidità difensiva". 

Mancano i gol?

"E un discorso di squadra, di supporto ai giocatori offensivi. C'è anche un po' di mancanza di fortuna, non è un problema grave.

Ci aiuti a capire Dzeko?

"E' facilissimo da giudicare, un campione assoluto. Aiuta la squadra anche quando non fa gol. Sta facendo un'ottima stagione

Meglio Juve o Napoli?

"Sono due anni che lo dico che Napoli è la più accreditata al titolo anche per il gioco. La Juve però è lì e vince sempre, un passo dietro poi metto noi e il Napoli. Bisogna stare calmi nel fare proclami. Non hai citato l'Inter, ma l'avresti messa solo due settimane fa..."

Sulla Nazionale e quella partita alla Svezia

"Sono state dette tante cose intorno a quella partita. Non mi sono rifiutato di entrare, c'è stato uno scambio tra un giocatore e preparatore atletico. C'è stata una cosa che dagli spogliatoi che non doveva uscire, non mi piace parlarne. Non è giusto, anzi è grave che escano queste cose. C'è stato grosso nervosismo, pensavamo di uscirne fuori, ma non ce l'abbiamo fatta".

Profilo giusto per rilanciare il calcio italiano a livello di presidente federale?

"Tommasi ha dato un'immagine diversa dei calciatori e non solo. Non giusto dare la croce a Tavecchio, ha fatto delle uscite fuori luogo, ma ha fatto il dirigente. non poteva fare i miracoli, nella prima gestione li ha fatti. Bisogna essere coerenti quando si parla delle persone e dei progetti".

Totti dirigente?

"Mi piaceva più calciatore, davo la palla a lui e mi faceva vincere. Non voleva mettersi in un posto che non era casa sua, invece ha trovato subito il suo posto". 

Var?

"Non ancora perfetto, ma negli anni ci darà grande tranquillità nell'accettare le decisioni e anche nel non creare discussioni dopo". 

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