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De Rossi: “Spero non c’entri il Barça. Non sfaldiamoci o facciamo il botto come…”

Dopo la debacle con l’Atalanta, a metterci la faccia in casa Roma è stato l’attuale capitano Daniele De Rossi. Come spesso accade, il centrocampista della Nazionale non si è sottratto alle telecamere in un momento difficile per la sua...

Dario Di Noi

Dopo la debacle con l’Atalanta, a metterci la faccia in casa Roma è stato l’attuale capitano Daniele De Rossi. Come spesso accade, il centrocampista della Nazionale non si è sottratto alle telecamere in un momento difficile per la sua squadra.

Queste le sue parole a Sky: "E’ il momento più basso di questa gestione? Ma no, non credo. Credo che il momento più basso sia stato l’anno scorso, quando abbiamo perso meno ma abbiamo messo in fila tanti pareggi. Detto ciò, non è una gara a quando si fa peggio. Dobbiamo riflettere sulle nostre prestazioni e guardare alla prossima, perché è questo quello che conta purtroppo. E’ un momento così, l’ultima qui in casa era stato un derby giocato bene e in maniera battagliera. E’ un periodo così, spero non c’entri niente il KO col Barça e che non ci abbia lasciato trambusto in testa. Analizzare adesso tutti i nostri errori non so quanto sia produttivo, bisogna pensare a cosa fare nella prossima partita . L’anno scorso siamo usciti da questa situazione arrivando secondi, ne siamo usciti unendoci un po’ di più. Colpa del mister ma anche nostra? Ovvio ovvio, nessun giocatore al mondo davanti alle telecamere direbbe il contrario. Io credo che questa gestione abbia dimostrato di poter fare un bel calcio. Dobbiamo migliorare a livello tattico, fisico e di costruzione, a livello di gruppo può essere altrettanto importante unirsi: se ci sfaldiamo e ognuno inizia a dare le colpe all’altro facciamo il botto come abbiamo fatto da febbraio ad aprile l’anno scorso. Più pressione rispetto allo scorso anno? Noi sinceramente eravamo molto convinti anche l’anno scorso, poi la squadra si è rivelata molto meno forte della Juventus, anche mentalmente. Quest’anno come punti e come modo di giocare stiamo facendo meglio, si subiscono troppi gol. Le ultime tre partite ci hanno frenato, sia a livello di punti che di gioco. Guardarla oggi può distrarre da quello che realmente siamo e possiamo fare. Oggi l’unica cosa che possiamo fare è tornare a lavorare e pensare che mancano ancora un sacco di partite. Contestazione? L’anno scorso ci sono stati quei 3-4 mesi che sono ancora nella memoria dei tifosi e di tutti noi. Guardavamo alla Juve e non ci siamo accorti di Napoli e Lazio, rischiando di perdere i primi posti. Anche a Barcellona i tifosi hanno cantato fino al 90’, sono sicuro che quella parte della tifoseria è quella che non ci abbandonerà già da Torino".