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De Santis va per conto suo: «Le informative dei Carabinieri fatte ad arte per…»

L’ex arbitro Massimo De Santis è risultato l’unico condannato effettivo nel processo Calciopoli. Repubblica lo intervista e lui spiega: «sapete perché non mi hanno assolto? Perché per far stare in piedi l’associazione a...

Lorenzo Roca

L'ex arbitro Massimo De Santis è risultato l'unico condannato effettivo nel processo Calciopoli. Repubblica lo intervista e lui spiega: «sapete perché non mi hanno assolto? Perché per far stare in piedi l’associazione a delinquere di Moggi & co. gli mancava quello che si definisce “il partecipe”. E quello ero io».

Veramente l’inchiesta di Calciopoli ha superato il vaglio non solo di gip e gup al tempo delle indagini preliminari, ma di nove diversi organi giudicanti, tra giustizia ordinaria, giustizia sportiva e giustizia contabile. Nove. Un record. Ultimo dei quali, la Cassazione. E tutti sono stati concordi nel dire che nel calcio italiano c’era un’associazione a delinquere, la Cupola di Moggi. Possibile che abbiano sbagliato tutti e nove?

«Possibile se partono tutti dalle informative dei carabinieri. Se vuole le posso dimostrare punto per punto che erano state fatte ad arte per incastrarci. Vorrei la spiegazione di come questa cupola possa aver agito, visto che poi alla fine l’unico arbitro condannato sono stato io».