"Questi risultati non mi sorprendono. Il nostro obiettivo, insieme agli investitori, è quello di offrire un prodotto sempre più accattivante e coinvolgente per i futuri spettatori, in un’era di vasta scelta. Negli ultimi quattro anni, abbiamo visto un aumento notevole dell'interesse per la Serie A: siamo passati da 3 a 10 sponsor (con altri in arrivo) e gli investimenti sono aumentati da 30 a 75 milioni di euro, grazie anche al lavoro del nostro direttore commerciale Michele Ciccarese. Questo è solo il risultato di una trasformazione avviata dopo la pandemia, con l'intento di valorizzare e arricchire la nostra offerta".
La segmentazione del calcio in Italia, che include campionati e coppe diverse, è stata progettata per attrarre una gamma più ampia di partner e investitori. La tecnologia ha un ruolo cruciale nella presentazione del prodotto. A Lissone, vicino a Milano, è stata creata una struttura che utilizza l’intelligenza artificiale per sviluppare contenuti su tutte le piattaforme: digitale, social, online, migliorando la qualità della visione delle partite. La qualità delle telecamere è stata elevata ai livelli dei migliori campionati, come la Premier League inglese. Grazie alla collaborazione con RDS, la narrazione del campionato è stata arricchita, e la qualità grafica è stata notevolmente migliorata, permettendo fino a sei segnali simultanei sui led a bordo campo, aumentando la visibilità della pubblicità durante la partita.
I risultati della ricerca di OMG mostrano che la pubblicità a bordo campo è più apprezzata rispetto agli spot televisivi. Inoltre, il 69% degli italiani (circa 34 milioni di persone) segue il calcio su vari mezzi, con l’82% di questi che lo guarda in TV o in streaming online, seguiti dai social con il 61% e dai siti web/siti di giornali con il 44%.
Marco Girelli, CEO di Omnicom Media Group, ha sottolineato:
"Il ruolo del calcio nel settore della comunicazione è ben noto, ma la sfida è rendere la comunicazione sempre più efficace per le aziende e per i consumatori. Gli eventi calcistici offrono un’attenzione unica, con la diretta televisiva che registra i livelli di attenzione più elevati rispetto ad altri contenuti. Un pubblico così ampio attira inevitabilmente l’interesse delle aziende: il calcio ha creato nuovi spazi più ricchi e ampi".
Le iniziative post-pandemia hanno portato, secondo una ricerca di Deloitte, a stadi più affollati, con un aumento dell’88% delle entrate per le giornate di partita, raggiungendo 434 milioni di euro rispetto alla stagione 2021/22. Tutti i 17 club della Serie A hanno registrato un incremento delle entrate. Tuttavia, la Premier League continua a essere il leader indiscusso in termini di ricavi e business. De Siervo ha dichiarato:
"Raggiungeremo la Premier League quando riusciremo a ridurre il problema della pirateria. Attualmente, la Serie A perde 300 milioni di euro all'anno a causa delle connessioni illegali, il che equivale a un miliardo di euro in tre anni. Senza questo problema, i nostri risultati sarebbero molto più competitivi".
Il costo degli abbonamenti è in continua crescita, suscitando malcontento tra i tifosi. L'indagine di OMG rivela un aumento delle persone che seguono le partite nei locali, con 4 milioni di italiani che guardano le partite al bar, metà dei quali sono giovani sotto i 34 anni. De Siervo ha concluso:
"Siamo allineati con i costi degli altri grandi campionati europei. Il problema è anche culturale: in Italia si è abituati a considerare il calcio quasi gratuito. Oggi, con il costo di un caffè al giorno, si ottiene un prodotto di alta qualità che attrae investitori come Eni e Frecciarossa. Siamo convinti di avere le potenzialità per continuare a crescere e, forse, diventare la lega leader in Europa nel prossimo futuro".
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