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De Siervo: “Il nostro calcio attraversa un momento delicato. Sky e diritti tv…”
Intervistato dal Corriere della Sera, l'amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, ha analizzato lo stato di salute del nostro calcio:
«Stiamo attraversando un momento delicato. Da un lato abbiamo ottenuto di avere minori vincoli nella vendita dei diritti tv, con la facoltà di allungare i contratti da tre a cinque anni. Dall’altro stiamo aspettando il provvedimento contro la pirateria, la piaga che depotenzia il nostro calcio. L’attività illegale, gestita secondo le indagini da camorra e mafia, ha causato una perdita di un miliardo in tre anni».
«Il ministro Abodi ha preannunciato l’impegno del governo: finora è mancata la norma per un intervento in maniera legale di spegnimento del segnale. Con le leggi attuali occorrono 15 giorni, invece, come succede per la pedopornografia, il segnale dovrebbe essere cancellato in un quarto d’ora. Come possiamo convincere le tv a investire oggi sulla serie A se non facciamo vedere prima del bando che operiamo in uno stato di diritto? Senza pirati, potrebbero arrivare nuove piattaforme».
«Il miliardo e mezzo che le società hanno perso a causa del Covid non è stato rimborsato da nessuno, neanche dai calciatori che non hanno fatto un euro di sconto. Altre realtà, come la Liga e la Ligue 1, hanno accettato forme di investimento da parte dei fondi di private equity. La Lega sta effettuando una riflessione: chiudiamo l’argomento o facciamo un approfondimento? La serie A ha voglia di lavorare con soggetti finanziari? E se sì in che forma? Il finanziamento è la strada che per ora sta raccogliendo il maggior consenso».
«Le risorse servirebbero a commercializzare i diritti. La Lega potrebbe avanzare un’offerta diretta di contenuti al mercato».
«È una delle ipotesi che ci è stata raccontata ma sarà l’assemblea a decidere. Tra le idee suggestive ricevute c’è anche quella di acquisire altre piattaforme, come Dazn, da utilizzare per trasmettere il canale della Lega».
«Il bando resta la prima scelta, sarà strutturato a matrioska con 3-4 soluzioni differenti. Il canale mai come stavolta più che una minaccia rischia di essere una realtà. Siamo nelle condizioni di realizzarlo, il nostro centro di produzione di Lissone è più all’avanguardia di quello della Premier».
(Fonte: Corriere della Sera)
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