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Non è che si gioca troppo?
«Sì, il numero di gare è esagerato. Ma non è colpa nostra: le partite che organizziamo come Lega sono sempre le stesse. Da anni. Abbiamo in corso un battaglia legale con la Fifa per il Mondiale per club. Ma anche con la Uefa è in corso una discussione: in pochi anni il numero delle partite della nuova Champions e delle nazionali è cresciuto in maniera vertiginosa».
La nuova formula della Champions danneggia la serie A?
«Certo e mi preoccupa perché è evidente che questo format toglie valore alle competizioni nazionali. Prima le gare delle coppe europee si svolgevano in autunno e poi in primavera, ora ci sono otto mesi di partite. Ininterrottamente. Sono, prodotti sostituibili, magari chi compra da un broadcaster non compra da un altro. E davvero rischiano tutti i campionati nazionali, non solo la nostra serie A».
De Laurentiis festeggia i 20 anni alla guida del Napoli.
«È fantasmagorico. Ha cultura sul prodotto audiovisivo, esperienza nel cinema e nello sport business, tutte le volte interagisce e provoca le sue idee vengono prese in considerazione perché ha visione globale e internazionale. Ha 1l suo stile nel rappresentarle, ma questo riguarda il carattere».
I fondi stranieri sono sempre di più?
«I fondi internazionali sono attratti dal nostro calcio. Non siamo inferiori alla Spagna e all'Inghilterra. Stiamo curando un prodotto televisivo interno alla Lega, nel centro di produzione di Lissone e in questo siamo unici. Siamo stati i primi al mondo a usare la tecnologia al servizio degli arbitri. Abbiamo fascino anche perché la serie A di sicuro è a la più imprevedibile: hanno vinto 4 squadre diverse negli ultimi 5 anni e anche quest'anno il sogno è che si decida tutto all'ultima giornata».
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