00:11 min

ultimora

De Siervo: “Pronti a sperimentare IA. E riconoscimento facciale allo stadio”

Marco Macca Redattore 
L'amministratore delegato della Lega di Serie A Luigi De Siervo ha illustrato le possibili future introduzioni tecnologiche in Serie A

Intervistato da Il Messaggero, l'amministratore delegato della Lega di Serie A Luigi De Siervo ha illustrato le possibili future introduzioni tecnologiche in Serie A:

Quali tecnologie la Serie A potrebbe sperimentare da qui a breve?

—  

«Stiamo utilizzando l'intelligenza artificiale per supportare gli allenatori durante le partite live, fornendo - su un tablet in panchina o sugli spalti - analisi predittive sull'andamento fisico e tattico della gara, grazie ai dati raccolti dai sistemi di rilevamento posizionale del pallone e degli atleti processati da algoritmi di IA appositamente sviluppati».

C’è la volontà da parte dei club di sostenere i costi legati all’implementazione tecnologica?

—  

«La Lega Serie A e le sue Società investono milioni di euro ogni anno per Glt, Var e Saot, per la gestione dell’Iliad IBC di Lissone, ma nei prossimi mesi investiremo per l' introduzione della tecnologia del riconoscimento facciale in tutti i nostri stadi di Serie A con l'obiettivo di renderli finalmente a dimensione delle famiglie e dei tifosi veri».

E c’è anche la lotta alla pirateria tv.

—  

«L'altra grande sfida tecnologica è quella che ci vede contrapposti alla criminalità organizzata, che vende abbonamenti pirata per consentire di vedere illegalmente le nostre partite. Questa battaglia tra guardie e ladri, nonostante la diffusione del fenomeno del "pezzotto" in Italia (per Ipsos la Serie A perde ogni anno oltre 300 milioni di ricavi), potrà essere vinta proprio grazie alla tecnologia della piattaforma "Piracy Shield", da noi donata all'Agcom; per bloccare le Iptv pirata oramai in una manciata di minuti, ma soprattutto perché con un sofisticato sistema di "detecting" riusciamo a recuperare le generalità dei singoli utenti e le prove della visione pirata. Presto potremmo vedere finalmente punito chiunque si macchi di questo reato».


(Fonte: Il Messaggero)