00:23 min

ultimora

De Vrij, con la Lazio la sua miglior stagione: 6 gol. Si distingue dagli altri difensori per…

Sabine Bertagna

Rivista Undici ha analizzato l'ultima stagione del giocatore olandese: ci sono buoni spunti per il futuro (in nerazzurro)

L'ultima giornata di campionato, decisiva per il quarto posto in Champions League, è stata una giornata sicuramente molto particolare per Stefan de Vrij. Per il giocatore della Lazio si trattava infatti dell'ultima partita. Il suo futuro si chiama Inter, proprio l'avversaria affrontata in quell'ultima delicata partita. Rivista Undici si è concentrata sul profilo del calciatore, addentrandosi in un'analisi molto attenta del suo rendimento ed evidenziando le sue qualità: "Ci sono davvero pochi dubbi nell’affermare che quella appena conclusa sia stata la migliore stagione di Stefan de Vrij da quando la Lazio lo ha prelevato dal Feyenoord, nell’estate del 2014. A 26 anni ha maturato la versione definitiva di se stesso, completandosi ed esaltandosi in un sistema di gioco che gli ha garantito protezione e quindi libertà. È stato anzitutto il cardine della fase di costruzione con Leiva, e ha interpretato il ruolo con grande disinvoltura arrivando ad incrementare nettamente la precisione nei passaggi rispetto alla stagione precedente. Ma soprattutto è riuscito ad esprimere al massimo la sua abilità nella lettura del gioco, caratteristica che lo contraddistingue sin dai tempi del Feyenoord e che lo ha sempre reso appetibile al mercato. È un dato che trova evidenza sul campo, dalla fase difensiva, dove fiuto del posizionamento e solidità si traducono in palloni recuperati e transizioni offensive accelerate. Lo confermano le statistiche con una classifica in particolare, quella riferita agli intercetti: 157. De Vrij figura al terzo posto assoluto dietro Skriniar (179) e Torreira (178) e al pari di Koulibaly".

Un difensore che segna:"A questo proposito è utile ricordare che con sei reti all’attivo l’olandese è il difensore più prolifico del campionato; un traguardo raggiunto quest’anno per la prima volta, a suggellare il discorso sul salto di dimensione. Studiare il modo in cui de Vrij si muove sugli sviluppi dei calci piazzati può essere un modo alternativo, e altrettanto efficace, per illustrare cosa lo distingue dalla maggior parte dei difensori. Delle sei reti segnate in A quest’anno, quattro sono arrivate direttamente da calcio d’angolo, una dallo sviluppo di uno di questi ed una su semplice azione".

Velocità di pensiero e precisione: "Tradurre prima degli altri in movimento la traiettoria del pallone e posizionarsi con rapidità in modo tale da ottenere un vantaggio nel confronto: è questa l’abilità di de Vrij che rinveniamo tanto nel suo modo di attaccare sui calci piazzati quanto nella sua arte difensiva. Per quanto riguarda la prima un ulteriore appunto è doveroso, perché ciò che lo distingue dagli altri difensori è anche una certa precisione nel colpire la palla. Se de Vrij è stato il miglior difensore-goleador dell’ultima Serie A, e Koulibaly e Skriniar hanno trovato spazio solo sul secondo e sul terzo gradino, molto lo si deve a questo. Entrambi hanno tirato in porta più dell'olandese, che però è stato più preciso. de Vrij viaggia comunque su una precisione media nei passaggi pari al 92%. Un’enormità. Ma il fattore decisivo è l’abilità negli intercetti. La velocità di pensiero di de Vrij è stata esaltata in una difesa a tre interpreti, dove è capitato spesso di vedere l’olandese slegato da compiti di marcatura fissi. L’impatto in un contesto differente potrebbe sparigliare le carte in tavola, ma ad oggi parliamo di un difensore perfettamente calato nella modernità del ruolo. I suoi gol, tanto quelli recenti quanto quelli più datati, ne sono una perfetta esplicazione".

(Rivista Undici)