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Il Sassuolo sfiora una clamorosa rimonta, ma deve arrendersi all'Inter di Antonio Conte, che si impone per 3-4 e infligge la sesta sconfitta in otto giornate di campionato agli emiliani. In conferenza stampa Roberto De Zerbi, allenatore neroverde, commenta così l'incontro.
"Dispiace perchè sono molto legato a questa squadra e a questi ragazzi. Il talento non basta, così come la tattica e la corsa. Bisogna metterci di tutto, fin quando non ci si mette 7 su 7 24 ore al giorno per arrivare ai risultati buttiamo via il potenziale, al di là delle assenze. Il 4-4 sarebbe anche stato meritato. Questa è una squadra che può sopperire alle assenze, dispiace perchè andiamo via senza punti. E' un periodo negativo. I 6 rigori contro? Non mi sento tartassato, probabilmente c'erano tutti e 2 quelli di oggi. Questo il miglior Sassuolo dell'anno? Abbiamo vinto due partite giocando bene, facendo tante cose belle. A Torino abbiamo perso ma facendo una bella partita. Oggi ho visto la reazione caratteriale, che deve essere una cosa normale. Qui sono tutti bravi ragazzi, chi va oltre non è una cattiva persona, noi quello dobbiamo fare. Rischiamo di buttare via il nostro talento. Siamo forti, anche di più dell'anno scorso: siamo cambiati tanto, la situazione è diversa. Ma nessuno può dire che manca talento, fare la formazione è difficile. Il talento non basta, l'ho detto anche a Boga poco fa: voglio di più, altrimenti facciamo fatica. Verona sarà un partita top, contro il Verona. Le imbucate centrali? Abbiamo fatto fatica quando ci siamo allungati, quando Brozovic portava a spasso Traore e lasciavamo spazio a de Vrij. Poi se la fai prendere a Lukaku... Sul gol non se la sono sentita di anticipare, e lui ha fatto una giocata da campione, così come è Lautaro. Dal punto di vista dell'impegno posso dire poco. Tripaldelli? Ha fatto bene, oggi era all'esordio dall'inizio, e prima della partita pensavo potesse sentirla. Era un po' legato, l'aspetto mentale conta tanto, soprattutto in un ragazzo. Il passaggio al 4-2-3-1? Sono stato fortunato e obbligato a farlo, giocare così contro una squadra come l'Inter poteva essere rischioso. Abbiamo tolto due giocatori forti, ma inseriti altri altrettanto forti. Può essere una soluzione per il futuro, ci sono tanti giocatori che due settimane di fila di allenamento non li hanno fatti, che devono ancora conoscere bene i compagni. Non abbiamo sofferto dal punto di vista tattico. Il ricordo di Squinzi? Non faccio post sui social, non comunico così e non mi sono espresso. Sono fortunato per averlo conosciuto e sfortunato per averlo vissuto così poco, non era un uomo solamente di calcio, era un uomo di alto livello. L'ho vissuto poco, ma abbastanza per capire che tipo di uomo fosse. Ci tenevamo a dedicargli un bel risultato. Avevi sempre la sensazione che potesse dirti qualcosa di diverso dai soliti commmenti, mi ricorda un mio vecchio presidente, Vigorito. Non so quanto resterò qui, ho la fortuna di avere alle spalle una proprietà fatta da gente per bene. Berardi? Ha fatto bene, è un punto fermo, ha l'atteggiamento da trascinatore".
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