Frank de Boer ha rilasciato un'ampia intervista al quotidiano olandese AD nel corso della quale ha ammesso di aver fatto il test per il Coronavirus:
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De Boer e il Coronavirus: “Ho avuto diarrea e altri sintomi per giorni. Ho fatto il test e…”
Le parole di De Boer, tecnico di Atlanta, sul Coronavirus
"Un membro dello staff si è sentito poco bene quando il coronavirus era ancora appena agli inizi in America. Il nostro allenatore dei portieri Orlando Trustfull e un mio assistente non si sentivano bene nemmeno loro. Ecco perché abbiamo deciso di fare il test. Ma io sono risultato negativo".
SINTOMI - De Boer ha raccontato di aver avuto sei giorni di diarrea e continui brividi: "Da un lato sono felice (di essere risultato negativo, ndr), ma dall'altro penso che, avendo avuto quei sintomi, avrei preferito essere positivo al Coronavirus. Così ora sarei guarito e immune".
DISCUSSIONE EREDIVISIE - "Se si riuscisse a giocare, sarebbe la cosa migliore. Stabilire la squadra campione sul campo è ciò che ci si augura nello sport. L'incantesimo magico sarà poi l'appiattimento della curva e ciò vale in tutto il mondo. In Olanda vedo che inizia a livellarsi".
RIPARTENZA CALCIO IN USA - "C'è una differenza con il calcio europeo. Siamo appena agli inizi della competizione e durerà fino a fine ottobre. Dopo ci sarà un altro mese di playoff. C'è meno pressione sul calendario e, se necessario, si potrà organizzare gli spareggi in modo diverso. Con le migliori 4 o qualcosa del genere. Oppure si giocheranno solo i playoff di Conference con squadre dell'Est che si sfidano tra di loro e lo stesso per l'Ovest. Così non dovremo viaggiare da Atlanta verso città come Los Angeles".
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