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De Boer e il Coronavirus: “Ho avuto diarrea e altri sintomi per giorni. Ho fatto il test e…”

Matteo Pifferi

Le parole di De Boer, tecnico di Atlanta, sul Coronavirus

Frank de Boer ha rilasciato un'ampia intervista al quotidiano olandese AD nel corso della quale ha ammesso di aver fatto il test per il Coronavirus:

"Un membro dello staff si è sentito poco bene quando il coronavirus era ancora appena agli inizi in America. Il nostro allenatore dei portieri Orlando Trustfull e un mio assistente non si sentivano bene nemmeno loro. Ecco perché abbiamo deciso di fare il test. Ma io sono risultato negativo".

SINTOMI - De Boer ha raccontato di aver avuto sei giorni di diarrea e continui brividi: "Da un lato sono felice (di essere risultato negativo, ndr), ma dall'altro penso che, avendo avuto quei sintomi, avrei preferito essere positivo al Coronavirus. Così ora sarei guarito e immune".

DISCUSSIONE EREDIVISIE - "Se si riuscisse a giocare, sarebbe la cosa migliore. Stabilire la squadra campione sul campo è ciò che ci si augura nello sport. L'incantesimo magico sarà poi l'appiattimento della curva e ciò vale in tutto il mondo. In Olanda vedo che inizia a livellarsi".

RIPARTENZA CALCIO IN USA - "C'è una differenza con il calcio europeo. Siamo appena agli inizi della competizione e durerà fino a fine ottobre. Dopo ci sarà un altro mese di playoff. C'è meno pressione sul calendario e, se necessario, si potrà organizzare gli spareggi in modo diverso. Con le migliori 4 o qualcosa del genere. Oppure si giocheranno solo i playoff di Conference con squadre dell'Est che si sfidano tra di loro e lo stesso per l'Ovest. Così non dovremo viaggiare da Atlanta verso città come Los Angeles".