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Lotito nell’emendamento di Forza Italia che ha presentato come primo firmatario vuole intervenire su un punto preciso del Decreto Dignità: chiede infatti di togliere dal testo le parole "anche indiretta" riferito appunto alla sponsorizzazione del betting. Questo permetterebbe - tra le altre cose - di riportare sulle maglie delle squadre di calcio le agenzie di scommesse, un affare che ad esempio frutta alla Premier circa 84 milioni. Il problema è avvertito da tutto il settore, tanto che nelle stesse audizioni al Senato pure Gravina ne aveva sottolineato "l’impatto negativo sul calcio". Quale? Si stima che il Decreto Dignità nella sua interezza - quindi non soltanto la parte di sponsor "indiretto" - sia costato al calcio professionistico circa 100 milioni di euro a stagione. E va considerato che il volume di scommesse sul pallone è enorme e in costante aumento: nel 2022 in Italia sono state fatte puntate sul pallone per 13,2 miliardi di euro. Nel 2006 erano appena 2,1".
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