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GdS – Il decreto ‘rilancio’ cambia il calcio: potere assoluto alla Figc e giustizia sportiva accorciata

Il nuovo decreto legge cambia il mondo del calcio in vista di uno stop definitivo di questa stagione e i possibili ricorsi

Alessandro De Felice

Il decreto legge 'rilancio' attua una mezza rivoluzione nel mondo del calcio. Il Governo concede, infatti, alla Federcalcio potere decisionale in maniera autonoma sul tema sportivo ma non in materia di giustizia. Una norma last minute per far fronte alle difficoltà di ripartenza del calcio e fronteggiare i ricorsi da parte delle società penalizzate da un eventuale stop definitivo.

"Disposizioni processuali eccezionali per i provvedimenti relativi all’annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici. In considerazione dell’eccezionale situazione determinatasi le federazioni sportive possono adottare, anche in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento sportivo, provvedimenti relativi all’annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, ivi compresa la definizione delle classifiche finali, per la stagione sportiva 2019-2020 nonché i conseguenti provvedimenti relativi all’organizzazione, alla composizione e alle modalità di svolgimento delle competizioni e dei campionati per la successiva stagione sportiva 2020-2021".

Come spiega La Gazzetta dello Sport, in caso di stop definitivo la Federcalcio deciderà i criteri per le retrocessioni e le promozioni. Per quanto riguarda i ricorsi, si riducono di tempi: l’ex terzo grado (che diventa primo e unico) della giustizia sportiva sarà quello del Collegio di garanzia e ci saranno soltanto 7 giorni per ricorrere, e 15 giorni per decidere. Poi si potrà ricorrere solo sull’asse Tar-Consiglio di Stato.