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Tra le pagine dell'edizione odierna del Corriere dello Sport, Alberto Della Palma è tornato sulla sconfitta dell'Inter all'Allianz Stadium contro la Juventus analizzandola così: " Ecco cos’è il calcio, anche a porte chiuse e con mezza Italia in quarantena, angosciata dal Covid-19: il gol di Dybala, splendido, geniale, emozionante, doppio tocco per il controllo ed esterno sinistro che sembra più una carezza al pallone che un tiro in porta. Finalmente, per qualche ora siamo tornati a divertirci e a sognare che si possa ancora giocare ed assistere a una delle volate più appassionanti degli ultimi venti anni. Juve in testa al campionato e sorpasso sulla Lazio firmato da Ramsey e Paulo, Inter praticamente fuori dai giochi anche se dovrà recuperare la partita contro la Samp.
Il distacco e l’ansia da rimonta non favoriranno certo la squadra nerazzurra, che dopo aver perso all’Olimpico contro Inzaghi ha ceduto anche allo Stadium contro Sarri: la resa di Conte, dopo una lunga attesa per il dentro o fuori di Torino e un mercato di lusso. Conte ha perso una grande occasione, quella di osare, che non è proprio la sua dote migliore. Allo Stadium senza Eriksen, talento da cento milioni ancora sbattuto in panchina, e Inter preparata solo alla fase dell’attesa e non a quella dell’offesa. Eppure, dopo la sconfitta dell’Olimpico, era costretta a vincere e non ha fatto nulla, ma proprio nulla, per battere Sarri a Ronaldo. Anzi, dopo il gol di Ramsey l’Inter si è proprio arresa nonostante Conte, a gennaio, dopo le accuse alla società, avesse avuto Moses, Young e, appunto, Eriksen. Il risultato? Due sconfitte, contro Lazio e Juve, nette e indiscutibili. La sensazione è che da oggi lo scudetto diventi un affare tra Sarri e Inzaghi: naturalmente se ci saranno, come ieri, le condizioni per andare avanti".
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