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Andrà in scena domani alle ore 18 il derby di Milano: l'Inter ci arriva con un punto di vantaggio sul Milan, esattamente come l'ultima volta, quando i rossoneri ribaltarono l'iniziale vantaggio firmato Perisic e diedero il via alla loro cavalcata verso lo scudetto. La Gazzetta dello Sport presenta così la sfida: "La notte del 5 febbraio 2022 Simone Inzaghi aveva un punto di vantaggio su Stefano Pioli, proprio come oggi. Sembra rimasto tutto uguale e invece in questi 209 giorni, da derby a derby, è cambiato il mondo. Il loro, soprattutto".
"Inzaghi, che ha portato due trofei in una bacheca rimasta chiusa per 11 anni e ha regalato un gioco più bello di quello di Conte, ha chiuso la sua prima stagione nerazzurra in attivo, smentendo il ridimensionamento annunciato dalle partenze di Conte, Hakimi e Lukaku. Ma ai tifosi è rimasto sul gozzo uno scudetto che considerano più perso dall'Inter che vinto dal Milan. Nel censimento dei rimpianti popolari rientrano anche alcune decisioni di Inzaghi, a cominciare da certe sostituzioni, tipo togliere Perisic e Calhanoglu, colonne portanti, davanti a un Milan che invece, con un Diaz in più, ha ribaltato la frittata. Per questo, a fine stagione, mentre la Milano rossonera ha innalzato un altarino per il suo mister, quella nerazzurra ha promosso il suo, riservandosi però di confermare la fede al secondo giro".
"Le amichevoli dell'Inter hanno evidenziato problemi difensivi superiori a quelli fisiologici di inizio stagione: 10 gol subiti nelle 5 giocate, una sola vittoria (Lugano). Reparto muscolarmente potente e quindi bisognoso di lunga carburazione. Vero. Ma è anche vero che ha meccanismi collaudati ed è sempre stato il punto di forza della squadra: i 4 gol subiti a Pescara dal Villarreal, nella prova generale del campionato, hanno acceso l'allarme. [...] Inzaghi ha trovato la prima sconfitta in campionato: stesso avversario (Lazio), stesso risultato (3-1) di un anno fa, ma con cinque giornate d'anticipo. Il crollo dell'Olimpico ha evidenziato tutti i problemi dell'Inter, a cominciare dalla precarietà difensiva: errori in ogni marcatura della Lazio, un solo clean-sheet (Spezia) nelle 9 partite stagionali; Lukaku, ora infortunato, in ritardo di condizione, ancora sconnesso dalla squadra. Ma, soprattutto, la sconfitta ha rimestato il mal di pancia popolare per le scelte di Inzaghi che ha preferito Gagliardini a Calhanoglu per arginare Milinkovic Savic".
"A settembre nulla può essere decisivo. Ma le ricadute di un derby non sono mai banali. Chi lo vince, si affaccerà in Champions a con altro spirito. Pioli ha guadagnato un credito enorme. Per Inzaghi, dopo la sconfitta di Roma, i mal di pancia e il giudizio in sospeso dei tifosi, il derby, a ridosso del Bayern Monaco, è molto più delicato. Ma Simone sa benissimo che non esiste partita migliore per svoltare, come fece il Milan, e per avviarsi verso quell'ultimo scalino che Pioli ha già scalato".
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