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MILANO - Il derby veste i colori del VII Incontro Mondiale delle famiglie. Domenica sera, allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro, le squadre milanesi scenderanno in campo indossando le magliette ufficiali del VII Incontro Mondiale delle Famiglie in programma a Milano dal 30 maggio al 3 giugno prossimo e che terminerà con l'arrivo di Papa Benedetto XVI.
Sul maxi schermo sarà proiettato anche lo spot ufficiale dell'incontro realizzato pro bono dall'agenzia Ogilvy & Mather Advertising e dalla casa di produzione Cineteam di Roma: un grande girotondo, con il quale Milano ha voluto dare il suo benvenuto al Santo Padre. Sui led luminosi, inoltre, scorreranno le scritte con le date principali dell'Incontro. Con questa iniziativa, le squadre milanesi rendono omaggio all'evento e al Santo Padre che proprio allo stadio "Giuseppe Meazza" il prossimo 2 giugno incontrerà i cresimandi, dopo essere stato il giorno prima, venerdì 1 giugno, negli altri due luoghi simbolo di Milano: il Duomo, dove sulla piazza incontrerà la cittadinanza, e il Teatro alla Scala, dove assisterà la sera al concerto diretto da Daniel Barenboim. Lasciato lo stadio, Benedetto XVI si recherà in Arcivescovado per incontrare le autorità, dopodiché raggiungerà l'aeroporto di Bresso all'interno del Parco Nord per la "Festa delle Testimonianze", dove sul grande palco dal primo pomeriggio si svolgeranno preghiere, canti, balli e momenti di racconto e riflessione. Nello stesso luogo, il Pontefice tornerà domenica 3 giugno per celebrare la Santa Messa che concluderà l'evento, chiudendo anche i tre giorni milanesi del Santo Padre: la visita più lunga finora realizzata da Benedetto XVI in Italia.
Tra le famiglie che porteranno la propria testimonianza all'Incontro, ce n'è anche una legata al mondo del calcio. Il capitano nerazzurro, Javier Zanetti, racconterà la sua esperienza di padre e campione: «Il mio sogno era essere calciatore e ho fatto di tutto per riuscire a diventare un calciatore importante, però mi piace molto stare in famiglia, essere a casa mia con mia moglie e con i miei bambini. Da mio padre ho capito il sacrificio. Noi siamo privilegiati, ma anche se abbiamo la possibilità di dare tutto ai nostri bambini, bisogna dire di no: ai nostri figli cerchiamo di far capire che senza sacrificio non si ottiene nulla».
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