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L'edizione odierna della Gazzetta dello sport torna indietro nel tempo e racconta simpatici episodi che negli anni hanno colorito il derby di Milano. Da Rocco ad Herrera, passando per Armando Picchi.
Il primo derby di Helenio Herrera è datato 20 novembre 1960, i nerazzurri andarono in ritiro a Como e quando si sparse la voce che tra i rossoneri avrebbe giocato il 37enne Liedholm, HH tagliò corto:”questi diversivi non mi incantano, il Milan giocherà come due settimane fa a Torino, non ho dubbi.” Non sbagliò di una virgola, gli avversari si presentarono con la stessa formazione e furono battuti per 1-0.
Indimenticabili anche le sfide tra Herrera e Nereo Rocco, i due si sono spesso punzecchiati a mezzo stampa, addirittura prima che lo stesso Rocco sedesse sulla panchina del Milan. Guidava il Padova quando HH lo ammonì sullo stile di gioco che insegnava ai suoi:”dice che potrei farli giocare meglio? Perché non facciamo cambio, lui si prende i miei e io prendo i suoi.” Rispose quello che sarebbe poi diventato il tecnico dell’altra sponda del naviglio.
Altri tempi, altro calcio. Da una immortale bandiera nerazzurra di quei tempi deriva il detto: vince chi è sfavorito. Il copyright è di Armando Picchi, che prima di un derby dichiarò:”perdiamo, di misura, ma perdiamo. Sa perché? Perché loro sono in cattive condizioni ed è sempre così: quando li dai per morti poi diventano diavoli, azzeccano due tiri e ti mandano a casa."
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