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Basta rigorini, la regola sul fallo di mano: i dettami Var sotto la guida Rocchi

Marco Astori

Queste le regole legate all'utilizzo del Var con Gianluca Rocchi come designatore arbitrale

E' Gianluca Rocchi il nuovo designatore arbitrale per quanto riguarda la Serie A. Il successore di Rizzoli ha voluto subito mettere in chiaro le regole di utilizzo del Var, come racconta il Corriere dello Sport nella sua edizione odierna: "Il modello, a sentirlo parlare, sembra essere quello della Uefa di Roberto Rosetti («Il rigore è una roba seria» è il concetto espresso sia dal GranCapo degli arbitri europei durante Euro 2020, sia da Rocchi nell’eremo di Sportilia). Bisognerà vedere, alla prova pratica, come reagiranno i suoi ragazzi. Ma il lavoro fatto da lui e la sua commissione (Gervasoni, Di Liberatore e Manganelli), a livello teorico, sembra aver riscosso successo. «Bisogna conoscere il calcio».

Questo uno dei leit motiv del Rocchi-pensiero, soprattutto in materia di rigori. Il giro di vite sarà maggiore rispetto all’anno scorso, il “rigorino” (per dirla alla Maurizio Mattei, e Rocchi su uno degli arbitri scoperti dal compianto talent scout dell’AIA) a seguito di un “contattino” non sarà più ammesso. Linea dura anche con chi si perde episodi «chiari ed evidenti» in campo o chi fa il “furbo” in attesa di una imbeccata dal VAR. Le immagini serviranno per ristabilire la verità del campo, ma l’arbitro sarà comunque penalizzato a livello di votazione. Questo si porta dietro l’altra faccia del problema: chi vorrà più andare al VAR, sapendo che può rischiare un 8.40? Anche su falli di mano, più discrezionalità: sarà valutata la dinamica, posto che le braccia sopra l’altezza delle spalle saranno sempre punite. Però, rigori con tocchi di mano di giocatori girati o per palloni appena sfiorati saranno banditi (almeno in teoria).