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Non è d'accordo con le critiche che parlano di un movimento giovanile povero, Gigi Di Biagio. Nel prossimo biennio i nostri giovani si faranno notare, dice il tecnico della nostra Under 21 a La Stampa: «Da sei anni, con Sacchi, il prezioso lavoro di raccordo di Viscidi e poi Conte, stiamo lavorando perché i nostri giovani si abituino a un unico sistema di gioco. Il lavoro è a buon punto. I giovani azzurri hanno tutte le qualità per imporsi anche ad alto livello».
I nomi su cui puntare? «Bernardeschi è in Nazionale, Rugani anche, sebbene per l’infortunio di Barzagli. Dietro c’è un gruppo pronto, o quasi: penso a Berardi, Romagnoli, Benassi, Donnarumma o Cataldi. E mi dimentico sicuramente qualcuno».
Obiettivo Mondiali 2018 in Russia? «Credo di sì. Con ragazzi che dall’Under sono appena passati,
vedi Zappacosta, Belotti o Sturaro, solo per citarne qualcuno: il nostro calcio, al di là di come andranno le cose agli Europei, ha motivo di stare tranquillo da qui ai prossimi due anni».
(La Stampa)
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