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Di Biagio: “Jorginho? Sta già pensando alla prossima partita. Fa ridere che…”

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Le considerazioni dell'ex calciatore azzurro a proposito del rigore sbagliato dal centrocampista contro la Svizzera

Daniele Vitiello

Gigi Di Biagio più di altri può sapere cosa c'è nella testa di Jorginho in questi giorni. L'ex centrocampista di Inter e Roma ha assaporato lo stesso tormento per un rigore sbagliato ai mondiali del '98 contro la Francia. Si è fatto perdonare contro l'Olanda due anni più tardi, ma di tanto in tanto il pensiero torna ancora a quell'episodio. Ne ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Io nel Duemila avevo tantissima paura e lo confessai a Totti: “Francé, c’ho ‘na paura...”. E lui: “E te credo, guarda quant’è grosso Van der Sar...”. Nel ‘98 invece ero proprio sereno, convinto di fare gol. Questo non significa che Jorginho avesse paura, solo lui può saperlo. Anche se ha cambiato un po’ il modo di tirarli”.

Ecco, infatti: ma questo alla fine lo avrà penalizzato?

“Non ho competenza per dirlo, non ne ho tirati cento in carriera, ma posso dire che un po’ mi dispiace. Però conosco la sua personalità, la sua intelligenza: questa cosa non avrà ripercussioni. Andrà oltre, starà già pensando alla prossima partita: ora deve solo resettare, ma non ha bisogno dei miei consigli. Solo uno, non ascolti chi dice che venerdì ha perso il Pallone d’oro. Se lo prenderà o no, non dipenderà da un rigore sbagliato: questa cosa fa troppo ridere”.

Mancini ha detto: forse cambieremo rigorista. Decide l’allenatore o il giocatore?

“Ne parleranno: scelte così sono da condividere. E lo faranno”.

Come ha visto l’Italia contro la Svizzera?

“Mezzora di sofferenza, disorientati, poi molto bene, soprattutto con l’inserimento di Tonali e Berardi. E ci ha detto anche male, io non vedo un’Italia involuta. A Belfast bisogna vincere e basta: anche solo 1-0, poi nel caso si proverà a farne di più. Con coraggio e serenità, spregiudicati senza rischiare all’arrembaggio. Perché non dovremmo vincere con l’Irlanda del Nord?”.

Jorginho sarà tormentato per sempre come lei?

“Purtroppo certe cose te le porti dietro, il passato non si cancella: puoi aver segnato una marea di rigori, si ricorderanno gli errori. Succede ancora a me, e sono passati quasi 25 anni”.

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